IL RICHIAMO
E la risposta della Soprintendenza non si è fatta attendere. La lettera - a firma dello stesso Magani e del funzionario responsabile, Giulia Campanini, indirizzata anche al Commercio e alle Autorizzazioni paesaggistiche del Comune - ringrazia per la segnalazione, «prende atto della diffusione di questi elementi destinati al self check-in e ne riscontra l'effetto cumulativo nell'area urbana di Venezia». Annota come «tali dispositivi risultano ad oggi privi di autorizzazione paesaggistica e, per quanto a conoscenza di questo ente, non inseriti nel regolamento comunale». Si chiude invitando i due uffici comunali a «concordare una linea comune di installazione di tali elementi a tutela del decoro della città».