Filippo Turetta cambia cella, è protesta in carcere. «Solo due detenuti sono disposti a stare con lui»

Venerdì 5 Gennaio 2024, 08:06 - Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 12:57

DIRITTI

Nei primi giorni della sua reclusione, l’associazione aveva reso noto il malumore che serpeggiava «tra detenuti, parenti ed avvocati» per le ripercussioni organizzative dell’attenzione mediatica riservata al 22enne di Torreglia, dopodiché aveva scelto la linea del silenzio. Ma dopo la morte dei giovani Farhady Mortaza, Giovanni Polin e Oussama Sadek, «non possiamo tacere di fronte al differente trattamento detentivo», hanno dichiarato Bizaj, Tosato e Costantini: «C’è chi può trascorrere il tempo giocando con la PlayStation e c’è chi viene abbandonato in una cella di isolamento, con le mure imbrattate di escrementi ed allora vogliamo capire perché esistano dei privilegi, perché un diritto se non è per tutti diventa un privilegio a tutti gli effetti e noi non possiamo e non vogliamo far finta di nulla». Niente di personale nei confronti di Turetta e della ventina di reclusi in infermeria, evidentemente, ma la richiesta di un piano per la riqualificazione delle altre sezioni, sul fronte delle opportunità lavorative, dell’assistenza medica e della situazione igienico-sanitaria.

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