PRAVISDOMINI - Alla fine si sono ritrovati in quattrocento. Ma all'interno dei capannoni privati, non nel piazzale della discordia. E lo hanno dovuto fare senza poter parcheggiare negli stalli vicini alle scuole, riservati con un'ordinanza proprio al personale dell'istituto comprensivo, nonché ai genitori. Hanno vinto la diplomazia e il vecchio motto che porta da sempre alla necessità di salvare sia la capra, che i cavoli. Ma da Pravisdomini il caso era arrivato fino alle massime autorità di sicurezza provinciali, Prefettura inclusa. La festa islamica del sacrificio, infatti, si è trasformata in un impasse provinciale. Solo sindaco e Prefettura, dopo un confronto, hanno evitato che la tensione salisse alle stelle. Il primo cittadino Davide Andretta, infatti, è stato a un passo dal decretare la chiusura delle scuole per la mattinata di ieri, proprio perché l'attività didattica era concomitante rispetto al ritrovo della comunità musulmana.