La cerimonia
Una cerimonia formale e composta quella che si è tenuta nel sacrario di Nervesa della Battaglia a partire dalle 10. Presenti un centinaio di persone tra cui le autorità di 9 Comuni (Arcade, Nervesa, Casier, Giavera, San Biagio di Callalta, Susegana, Montebelluna e Istrana), rappresentanze di Provincia, Regione e le associazioni d'arma. «E' stato molto emozionante, triste ma c'è quell'orgoglio di essere italiani e penso che questi defunti con o senza nomi hanno voluto che noi, dopo con gli anni, tramandassimo - ha spiegato il principe -. C'è la parola "patria" che è qualcosa di molto importante che sento spesso anche nei discorsi oggi. Ho sentito tristezza, orgoglio di essere italiano e penso che quello che sta succedendo oggi non debba più accadere».