La società
Come risulta dalle carte allegate all’assemblea della Sisterhood srl davanti al notaio Patrizia Leccardi di Milano, in possesso del Messaggero.it, essa è controllata al 100&% dalla Ferragni e ha deliberato un aumento di capitale a pagamento da 20 mila a 30 mila euro con sovrapprezzo di 1,1 milione eseguito attraverso il conferimento del 32,5% nella Fenice che tra l’altro, nelle prossime settimane registrerà un rimpasto azionario con l’ingresso di Avm Gestioni, società d’investimento guidata da Giovanna Dossena che dovrebbe acquistare parte del pacchetto del 40% detenuto da Alchimia, veicolo di Paolo Barletta mentre altri soci sono il 13,75% a N1 di Pasquale Morgese e un altro 13,75% a Esuriens.
Tornando al conferimento della quota della Ferragni in Sisterhood, il valore della partecipazione è stato certificato da una perizia fatta dal professionista Massimo Rho. E la stima mette per iscritto che l’aumento di capitale di 10 mila euro più sovrapprezzo di 1,1 milioni «non è superiore al valore complessivo attribuito alla piena proprietà della quota ai fini della determinazione del capitale sociale e sovrapprezzo».