Tbs Crew
Inoltre la Ferragni ha il 100% di Tbs Crew, che gestisce molte delle sue attività di cui è amministratrice delegata, stessa carica ricoperta in Fenice.
Nel corso della relazione di 14 pagine per il conferimento, il perito compie una valutazione contabile aggiornata di Fenice. Tra le immobilizzazioni immateriali, iscritte in totale per 515.680 euro, nel capitolo “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili” si legge: «L’importo netto di 102.243 euro si riferisce al valore del marchio Chiara Ferragni, al netto degli ammortamenti periodici eseguiti». Si legge ancora: «Riconosciuto il valore del marchio iscritto in bilancio, ha una sua rilevanza economica misurabile e, quale centro di investimento, ha certamente una sua capacità di reddito attuale e prospettico».
Sempre dalle carte finora sconosciute, si legge che «il valore espresso in contabilità alla data di riferimento (30 settembre 2022, ndr) per crediti verso clienti, comprensivo dell’importo per fatture da emettere, è pari a 4.820.643 euro, al lordo dì un fondo svalutazione, già contabilizzato, dì 28.333 euro».
Nei “crediti verso altri” sono inseriti «crediti per anticipi a fornitori e crediti vari verso terzi. Il valore espresso in contabilità alla data di riferimento è pari a 898.937 euro, al lordo di un fondo svalutazione, già contabilizzato, di 109.376 euro. Si è ritenuto prudenziale svalutare genericamente di altri 110.000 euro il valore dei crediti, variando il valore contabile netto arrotondato a 679.561 euro».
Fenice ha 1,1 milioni di debiti verso banche, 3,2 milioni verso fornitori e altri per un totale debiti di 5,1 milioni.Il perito certifica che il valore della Fenice si attesta a 4,7 milioni. Pertanto, conclude la perizia di Rho, «il valore complessivamente attribuito al “bene” oggetto di conferimento, costituito dalla quota di partecipazione rappresentativa del 32,50% del capitale sociale della società Fenice srl pari a 1.538.875, è almeno pari al valore nominale delle quote attribuite dalla conferitaria alla conferente, maggiorato dell’eventuale sovrapprezzo, in sede di aumento del capitale sociale, a fronte del conferimento».