Le chat con le minacce
I telefoni e le chat dei due egiziani arrestati oggi a Milano sono uno squarcio sulle modalità con cui si muovono gli adepti della radicalizzazione: con una martellante attività sul web diffondono minacce ai vertici istituzionali, a cominciare dalla premier Giorgia Meloni, insultano e minacciano gli ebrei, «inducono e convincono il lupo solitario, la cellula dormiente a passare all’azione», sottolinea la Digos. «Se avevano piani di azione immediata, di certo li abbiamo fermati prima con un intervento preventivo», dice il questore Giuseppe Petronzi. Si tratta di Alaa Refaei (classe '79) e Hassan Nosair Mohamed.