Infarto e ictus, scoperti i meccanismi che li accelerano in caso di ansia, depressione e stress

Martedì 7 Novembre 2023, 21:44 - Ultimo aggiornamento: 21:50

L'infiammazione

L’ansia o la depressione sembrano dunque indurre delle alterazioni a livello del cervello, che a loro volta scatenano problemi a valle, cioè nel resto dell’organismo, come un aumento dell’infiammazione o dei depositi di grasso. Non subire (troppo) ansie o pressioni riduce, dunque, il rischio di eventi cardiovascolari.
«Questo studio – commenta Glenn N. Levine, professore di Medicine al Baylor College of Medicine di Houston – suggerisce che i medici dovrebbero essere consapevoli delle conseguenze di una cattiva salute psicologica, sulla salute fisica e sul rischio di cardiopatie. In altre parole, l’ansia e la depressione sono condizioni benigne e dovrebbero essere prese in carico da un professionista. Le persone affette da queste condizioni inoltre dovrebbero sottoporsi più di frequente a screening per fattori di rischio cardiovascolari come ipertensione, colesterolo alto, diabete».


Al congresso dei cardiologi americani verrà presentato anche un altro studio dell’Università del Texas che esplora gli effetti cumulativi dello stress sul cuore e sul cervello, attraverso un’analisi multidimensionale della relazione tra stress percepito (nelle sue componenti psico-sociali e finanziarie) e malattie cardiache.

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