Dietro la nascita delle due gemelline cinesi, i primi esseri umani con Dna modificato per renderlo resistente al virus Hiv dell'Aids, c'è la tecnica da Nobel del taglia-incolla il Dna, uno degli strumenti più importanti di cui si è dotata la biologia nell'ultimo mezzo secolo. Si chiama Crispr (Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats) e permette di riscrivere il codice genetico. Ideata nel 2013 da due donne, Jennifer Doudna, dell'Università di Berkeley, ed Emmanuelle Charpentier, dell'Università di San Francisco, la Crispr è un sistema di "forbici molecolari" per tagliare il Dna in punti specifici, ispirato a un meccanismo di difesa dei batteri contro i virus.
Gemelle nate con il Dna modificato, comunità scientifica divisa
Permette di cancellare, sostituire e riscrivere intere sequenze geniche usando la proteina batterica Cas9, guidata nel punto esatto da tagliare da una molecola di Rna, parente stretto del Dna. La Crispr non è ancora stata premiata col Nobel, ma ha già ottenuto molti risultati, permettendo di realizzare in laboratorio modelli di malattie umane e di studiare il ruolo di molti geni. Ha, ad esempio, consentito di riscrivere il Dna di due specie di zanzare per "disarmarle" e impedire loro di diffondere la malaria, e di snidare l'Hiv dai suoi nascondigli.
È stata, inoltre, applicata per riprodurre in provetta alcune malattie dei reni, e per modificare dei maiali in modo che i loro organi potessero essere trapiantati nell'uomo senza rigetto.