Distolti per troppi mesi dalla prevenzione, a causa del Covid-19, gli italiani stanno accumulando pericolosi fattori di rischio per la salute del cuore e delle arterie.
«In risposta al freddo – ricorda il professor Massimo Volpe, presidente della Siprec, ordinario di Cardiologia all’Università La Sapienza di Roma, direttore Uoc di cardiologia all’ospedale Sant’Andrea – si osserva un aumento dei valori pressori non solo negli ipertesi, ma anche nelle persone con valori pressori al limite e in quelle suscettibili, cioè con familiarità per ipertensione». È bene, dunque, riprendere a misurare con costanza la pressione e rivolgersi al medico se, con la terapia in atto, non si raggiungono valori pressori ottimali (130/80 mmHg). «Molto importante – aggiunge Volpe – è l’aderenza alla terapia antipertensiva, che il paziente può essersi auto-ridotto nel periodo estivo. Attenzione inoltre alla bilancia, alla glicemia e all’alimentazione che non dev’essere troppo ricca di calorie e di sale. Sul versante delle novità terapeutiche, che facilitano la vita ai pazienti, oltre alle classiche terapie di combinazione di 2-3 farmaci antipertensivi in una stessa compressa, sono in arrivo anche le polipillole, che concentrano in un’unica compressa terapia antipertensiva, anticolesterolo e in alcuni casi anche l’aspirina».