Cardiomiopatie, cause e sintomi: boom di casi in Italia. Nuova “road map” per migliorare le cure

Tutti questi accorgimenti, oltre a salvare delle vite, potrebbero avere lo scopo di ridurre le spesa pubblica: secondo le stime, i ricoveri da cardiomiopatia costano al SSN circa 650 milioni di euro l'anno

Martedì 19 Marzo 2024
Cardiomiopatie, boom di casi in Italia (350.000): nuova “road map” per migliorare le cure. Ecco cause e sintomi

Oltre 350 mila persone in Italia sono colpite da varie forme di cardiomiopatia secondo il primo Report italiano su questa patologia. È per questo che è stata stilata una road map, una serie di obiettivi da raggiungere per migliorare il percorso di cura e assistenza per i pazienti colpiti da cardiomiopatia.

Tutti questi accorgimenti, oltre a salvare delle vite, potrebbero avere lo scopo di ridurre le spesa pubblica: secondo le stime, i ricoveri da cardiomiopatia costano al SSN circa 650 milioni di euro l'anno. Vediamo insieme cos'è una cardiomiopatia, quali sono i sintomi e in cosa consiste questo progetto.

 

La “road map”

Diagnosi precoce e screening familiare, gestione integrata del paziente fra specialisti, semplificazione ed efficientamento dei percorsi assistenziali, promozione di informazioni da fornire ai pazienti, aggiornamento degli operatori sanitari e definizione di una Rete Nazionale delle Cardiomiopatie. Sono questi gli obiettivi da raggiungere per migliorare il percorso di cura e assistenza per i pazienti colpiti dalle varie forme di cardiomiopatia. Si tratta di una «road map» stilata da un gruppo di lavoro composto da clinici e rappresentanti dei pazienti con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica su queste malattie e garantire che esse ricevano la giusta attenzione da parte del sistema sanitario. L'iniziativa rientra nel progetto Cardiomyopathies matter, promosso da Bristol Myers Squibb a livello europeo e ora anche in Italia. 

Cosa sono le cardiomiopatie

Le cardiomiopatie sono patologie che colpiscono il cuore (riducendone l’efficienza) e possono portare allo scompenso cardiaco, terza causa di ricovero ospedaliero nel nostro Paese. Sono patologie a trasmissione ereditaria quindi i membri della famiglia necessitano di un'adeguata valutazione nel corso del tempo. Si distinguono in dilatative, ipertrofiche, aritmogene e restrittive e tutte provocano una forte riduzione dell'efficienza del muscolo cardiaco che non riesce più a pompare il sangue. Possono essere caratterizzate da una crescita anomala o da un ispessimento del muscolo cardiaco, oppure da una perdita di elasticità di quest'ultimo.  le cardiomiopatie possono portare allo sviluppo di aritmie, scompensi cardiaci e morti improvvise, soprattutto giovanili.  

I sintomi

In un primo momento, le cardiopatie possono rimanere asintomatiche, ma con il progredire della malattia possono comparire alcuni disturbi, come difficoltà respiratorie (sia sotto sforzo che a riposo), gonfiori a gambe, caviglie e piedi, dilatazioni dell’addome dovute all’accumulo di fluidi, tosse, affaticamento, battiti irregolari o episodi di palpitazioni, vertigini e svenimenti, aritmie. Questi sintomi solitamente, una volta comparsi, peggiorano nel tempo. Soprattutto alcune tipologie di cardiomiopatie, in particolare la cardiomiopatia ipertrofica e quella aritmogena, nelle prime fasi possono essere asintomatiche.

 

Le cause

La maggior parte della cardiomiopatie di tipo dilatativo sono legate a una causa di tipo ischemico (un precedente infarto), anche se nelle fasce di età più giovani è più frequente la forma cosiddetta idiopatica (di cui, cioè, non è possibile ricostruire la causa). Nel 40% circa dei casi si riscontra una mutazione del DNA dei geni deputati alla funzione cardiaca (ereditarietà). Altre cause sono: ipertensione, malattie delle valvole cardiache, tachicardie, abuso di alcool e di droghe, alcuni farmaci chemioterapici. Le forme ipertrofiche e aritmogene sono quelle che più spesso hanno un'origine genetica.  

La situazione oggi in Italia

«Le malattie cardiovascolari rappresentano ad oggi la principale causa di morte nel nostro Paese.  A livello nazionale stiamo già lavorando per aumentare l'attenzione su queste patologie», spiega Elena Murelli, Senatrice e Presidente dell'intergruppo parlamentare malattie cardio cerebro vascolari. «Da oltre 60 anni, Bristol Myers Squibb è all'avanguardia nella lotta contro le malattie cardiovascolari. Siamo orgogliosi di poter collaborare con alcuni tra i migliori esperti clinici italiani nonché i rappresentanti delle Istituzioni e dei pazienti per informare su un gruppo di malattie cardiache che meritano maggiore attenzione», afferma Regina Vasiliou, General Manager di Bristol Myers Squibb Italia. Di passi in avanti se ne stanno facendo molti, ma le cardiomiopatie sono ancora diagnosticate in maniera poco accurata. 

Ultimo aggiornamento: 17:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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