La congiuntivite allergica (“occhi rossi”) è la risposta della congiuntiva (la sottile membrana mucosa che riveste la superficie anteriore dell’occhio – ad eccezione della cornea - e l’interno delle palpebre) ad un allergene, cioè ad una sostanza che l’organismo individua come “nemica”.
È un disturbo molto comune in primavera, soprattutto nelle giornate ventose e con l’aria satura di pollini.
IL TRATTAMENTO
Per il trattamento, una volta fatta la diagnosi, si ricorre a colliri da automedicazione contenenti antistaminici (tonzilamina, feniramina) e decongestionanti (es. nafazolina, tetrizolina). In caso di mancata risposta l’oculista può prescrivere colliri con antagonisti dei recettori H1 dell’istamina di seconda generazione. Nei pazienti che presentano anche una grave rinite allergica si può ricorrere agli antistaminici in compresse (cetirizina, loratidina, levocetirizina). Può inoltre dare sollievo, anche se solo temporaneo, mettere delle lacrime artificiali per diluire gli allergeni e applicare sugli occhi delle compresse fredde o ghiaccio. Molto importante è la prevenzione, evitare di esporsi agli allergeni, niente uscite nelle giornate ventose e nelle ore centrali della giornata (a più alta concentrazione di pollini); aiuta anche fare una doccia prima di andare a letto e lavare di frequente i vestiti. Nei casi più impegnativi, oltre all’oculista è bene consultare l’allergologo.