Una stanchezza che si trascina per mesi. Ma anche una difficoltà profonda a respirare. Sono queste le eredità che ci lascia la Covid-19 dopo che il virus Sars Cov-2 è stato debellato dall’organismo.
Uno studio britannico pubblicato su Lancet Child & Adolescent Health ha fotografato quanto accade tra gli adolescenti. A tre mesi dal test positivo, i sintomi più comuni che sono stati notati tra i giovani sono stanchezza, cefalea e mancanza di respiro, con una prevalenza tra i ragazzi tra i 15 e i 17 anni rispetto a quelli tra gli 11 e i 14.
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Physical and mental health 3 months after SARS-CoV-2 infection (long COVID) among adolescents in England (CLoCk): a national matched cohort study - The Lancet Child & Adolescent Health https://t.co/W5zgo8WJ30 pic.twitter.com/3eD8Y5wYVr
— Björn Meyer (@_b_meyer) February 8, 2022
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Ma quanto dura Covid-19 nei bambini e nei ragazzi?
Un altro lavoro pubblicato su Lancet Child & Adolescent Health ha evidenziato che una lunga durata della malattia nei bambini in età scolare è possibile, ma è molto rara. Solo una piccola percentuale di loro ha avuto una durata superiore al mese e, comunque, il loro carico di sintomi è diminuito nel tempo. A soffrire di un Covid più duraturo sono più gli adolescenti.
Una metanalisi pubblicata sulla rivista scientifica Archives of Disease in Childhood ha passato al setaccio 1.325 ricerche legate ai ragazzi. Negli adolescenti, durante il Covid, febbre e tosse sono stati i sintomi più comuni (la prima tocca dal 46% al 64,2% dei casi, la seconda dal 32% al 55%. Tutti gli altri sintomi, rinorrea, mal di gola, mal di testa, affaticamento, mialgia, sintomi gastrointestinali, diarrea e vomito, che sono più rari e riguardano tra il 10 e il 20% dei campioni presi in esame.
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Il vaccino funziona negli adolescenti? Un lavoro condotto in Arizona sulla variante Delta (e rilanciato dai Centri di controllo e prevenzione delle malattie degli Stati Uniti d’America) ha dimostrato che l’efficacia del vaccino in termini reali (14 giorni dopo la seconda dose) è stato del 92%.