Roma, ragazza 15enne in coma etilico all'Appio Claudio: choc durante un party di fine estate

Parco degli Acquedotti: l’adolescente portata in ospedale

Lunedì 11 Settembre 2023 di Alessia Marani
Ragazza 15enne in coma etilico all'Appio Claudio: choc durante un party di fine estate

L’ultimo sballo prima della riapertura delle scuole una comitiva di una dozzina di liceali, i più grandi due diciottenni, l’aveva organizzato ieri pomeriggio all’interno del Parco degli Acquedotti, all’Appio Claudio. Un party alcolico con cui salutare le vacanze estive guardando il sole tramontare tra i pini e i resti dell’antica Roma, non lontano dall’aiuola fiorita che ricorda l’assassinio di Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, il capo ultras della Lazio ucciso il 7 agosto di quattro anni fa.

Ma per una quindicenne di Ciampino la festa ha rischiato di trasformarsi in dramma tra fiumi di birra, vodka e sangria acquistati poco prima dai due maggiorenni in un minimarket gestito da bengalesi nei dintorni di viale Lemonia.

La musica negli Ipod, gli scherni, le risate poi un bicchiere mandato giù dopo l’altro: l’adolescente all’improvviso si è sentita male. I suoi occhi si sono spalancati, il suo corpo si è irrigidito fino a perdere conoscenza spaventando a morte i suoi amichetti.

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I SOCCORSI

Qualcuno, tuttavia, non ha perso tempo e con il telefonino ha chiamato il numero unico per le emergenze 112. Sul posto è arrivato un equipaggio del 118, con loro i carabinieri. Gli operatori si sono addentrati nella parte finale del Parco raggiungendo il gruppo. Sull’erba le bottiglie, intorno altri ragazzini tutti storditi dagli alcolici, anche se coscienti e preoccupati. Infine, lei, la quindicenne, poco più che una bambina, una sagoma immobile, impietrita. Solo la ragazza, colpita da un principio di coma etilico, è stata presa in cura e portata in ambulanza in codice rosso prima al pronto soccorso dell’ospedale Casilino e da qui trasferita d’urgenza al San Giovanni. Fortunatamente durante la corsa verso l’ospedale di via dell’Amba Aradam, sollecitata dalle cure dei sanitari, la studentessa ha iniziato a rispondere agli stimoli e una volta accolta nel reparto di Pediatria, dopo essere stata sottoposta a una lavanda gastrica, piano piano si è ripresa. Con lei ora ci sono il papà e la mamma.

LE SCUSE

Al Parco degli Acquedotti erano rimasti almeno altri sette minorenni e i due maggiorenni. Spaventati per quanto accaduto, hanno aspettato con i carabinieri della Compagnia Casilina l’arrivo dei loro genitori ai quali sono stati riaffidati. Nessuno ha mentito o ha provato a sottrarsi. Anzi, i diciottenni si sono scusati. La comitiva era formata da ragazzi e ragazze che studiano in scuole diverse e che abitano in più quartieri della Capitale, alcuni si erano appena conosciuti. Si erano incontrati qualche ora prima in Centro dove avevano passeggiato tra le vetrine di via dei Condotti e i giardini del Pincio, in passato teatro di risse e rapine tra giovanissimi. Poi l’idea: «Facciamo una festa al Parco degli Acquedotti, questa è l’ultima domenica veramente libera prima che le lezioni a scuola ricomincino». Il compito di acquistare gli alcolici è stato assegnato ai diciottenni, gli altri hanno partecipato alle spese. Ma per la quindicenne tutto quell’alcol, per poco non è stato fatale.

Ultimo aggiornamento: 15:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA