Roma, metro A caos a Ponte Lungo: reti arancioni e ascensori fermi, l'odissea dei pendolari

Il distacco di un cornicione di un palazzo ha creato problemi: ritardi e polemiche

Mercoledì 26 Ottobre 2022 di Raffaele Marra
Roma, metro A caos a Ponte Lungo: reti arancioni e ascensori fermi, l'odissea dei pendolari

Ancora disservizi e non solo per la metro A di Roma. Questa volta a pagarne le conseguenze è la fermata Ponte Lungo della linea A che oltre a risentire della storica impossibilità di accedere alla fermata con gli ascensori, da circa 3 settimane è penalizzata anche dalla chiusura di 2 cancelli di ingresso lato piazzale Ponte Lungo-via Albenga, per la messa in sicurezza dell’area causata da un distacco di un cornicione avvenuto all’ultimo piano del palazzo di piazza Ponte Lungo.

Il problema si sarebbe dovuto risolvere in breve se non fosse stato come al solito per le lungaggini della burocrazia che da circa tre settimane tiene imprigionati gli esercenti dei vari negozi creando seri problemi anche ai residenti che in alcune occasioni si sono trovati a pagare sulla propria pelle i ritardi. Rabbia degli esercenti quindi che si sono visti isolare con le classiche reti arancioni e indignazione da parti dei residenti che hanno assistito anche a qualche incidente.

«Messi in sicurezza i cornicioni e transennata l’area con le classiche recinzioni di rete arancioni (rete in polietilene, ndr) tenute su con del fil di ferro e dei pali conficcati nella pavimentazione del marciapiede, poi non se n’è fatta più nulla anzi in più di una occasione si è sfiorata la tragedia - dice Gianni l’esercente di un negozio di telefonia - la situazione è ferma e chissà quanto tempo passerà prima che possa risolvere e togliere le recinzioni - il problema non è solo economico che può riguardare chi ha il negozio e che non ha più il transito di sempre della gente che vedendo la recinzione preferisce passare al largo per paura, ma la rete messa in modo maldestra ha fatto cadere delle persone in almeno tre occasioni».

 

Tre incidenti almeno a cui ha assistito il commerciante: «Il primo caso era di un vecchietto che è inciampato nella rete ed è caduto, non so se poi è andato al pronto soccorso ma aveva urlato che avrebbe denunciato qualcuno, il secondo caso è stato ancora più grave, di un ragazzo non vedente che è caduto ed è stato prontamente aiutato, un’altro caso è successo quando era buio, la gente provava ad entrare perché la rete non segnalata con delle luci, al buio tutto diventa pericoloso, il cartello è stato messo da un ragazzo di un’altra attività qui vicino» conclude arrabbiato il commerciante. Eppure il comune si è mosso per fare foto e rilevamenti ma ancora tutto tace, almeno che venisse effettuata una recinzione a regolata d’arte e illuminata. Un triste caso che porta alla memoria l’incidente accaduto a qualche centinaio di metri da lì nel dicembre del 2012 in via Appia 191, una tragica fatalità che portò un vaso caduto da un palazzo del sesto piano a colpire mortalmente un ragazzino di 13 anni che passava du li con la mamma, e che perse la vita tragicamente dopo ore ore di tentativi di salvargli la cita alla fine risultati vani.

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