Gemelli trovati morti in casa a Roma, il decesso alcuni giorni fa. Il pm: «Omicidio colposo»

A dare l’allarme una vicina in zona Tuscolana. La Procura disporrà l’autopsia. Si cercano i parenti

Martedì 12 Settembre 2023 di Michela Allegri
Gemelli trovati morti in casa a Roma, il decesso alcuni giorni fa. Il pm: «Omicidio colposo»

A chiamare la polizia è stata una vicina di casa, che si è preoccupata quando da quel portone rimasto serrato per giorni è iniziato a uscire un odore insopportabile, che si è sparso nel corridoio. Quando, due giorni fa, i vigili del fuoco e gli agenti del commissariato Tuscolano hanno sfondato l’ingresso dell’appartamento, in via Licinio Murena, hanno trovato all’interno i cadaveri dei due inquilini: Alberto e Giancarlo Stillo, gemelli, classe 1943.

Nei prossimi giorni verrà effettuata l’autopsia sui corpi per chiarire la dinamica del doppio decesso, ma da un esame esterno è emerso che la morte per i due potrebbe essere avvenuta a distanza di qualche giorno e, probabilmente, risale almeno a una settimana fa.

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Sul caso la Procura di Roma ha deciso di aprire un fascicolo: il pubblico ministero Saverio Francesco Musolino indaga per omicidio colposo, un’ipotesi di reato che è stata formulata per poter procedere con l’accertamento medico legale e per consentire agli inquirenti di fare verifiche più ampie.


L’INDAGINE
Il fatto che i fratelli siano deceduti a distanza così ravvicinata è un dettaglio che insospettisce chi indaga. L’inchiesta punta anche a chiarire se il fatto nasconda un caso di negligenza: gli investigatori stanno cercando di contattare eventuali parenti per capire se i due settantaseienni avessero un tutore, o comunque qualcuno incaricato di prendersi cura di loro, che però li ha abbandonati. Per il momento sono stati sentiti diversi vicini di casa. Hanno raccontato che i due gemelli uscivano molto poco. Uno dei due si vedeva più spesso sul pianerottolo, mentre l’altro faceva una vita decisamente ritirata. Il portone dell’appartamento di via Licinio Murena era quasi sempre chiuso e la stessa cosa vale per le finestre della casa, che secondo diversi residenti avevano spesso le tapparelle abbassate, anche nel corso della giornata. 


LA SOLITUDINE
La vicenda, secondo gli inquirenti, potrebbe nascondere anche un dramma della solitudine: i gemelli, hanno raccontato ancora i vicini, non ricevevano quasi mai visite. Una delle ipotesi è che uno dei due abbia avuto un malore e sia deceduto e che l’altro non abbia retto al dolore. A sostegno di questa tesi, il fatto che il portone d’ingresso fosse chiuso dall’interno, così come le finestre dell’appartamento. Ma l’inchiesta - e soprattutto l’autopsia - servirà per escludere altre possibilità. Intanto l’immobile dove i fratelli abitavano è stato posto sotto sequestro per effettuare i rilievi necessari alle indagini.

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I PRECEDENTI
Una storia che sembra ricordare quella avvenuta lo scorso luglio nel quartiere di Testaccio, dove un uomo di 77 anni è rimasto accanto alla moglie morta per almeno quattro giorni, vegliando sotto choc il cadavere. Era troppo sconvolto e confuso per chiedere aiuto. Poi, in un momento di lucidità, ha dato l’allarme e ha chiamato un’ambulanza. La donna, 69 anni, era deceduta a per cause naturali e il marito, poi ricoverato in ospedale, è rimasto accanto a lei, incapace di reagire per giorni. In via di Torrevecchia, invece, un uomo di 46 anni è stato trovato morto all’interno del suo appartamento all’inizio di giugno. A dare l’allarme, anche in questo caso, alcuni vicini, allarmati per il forte odore che usciva dal suo appartamento, rimasto chiuso per giorni. La casa era chiusa dall’interno e sul corpo non sono stati trovati segni di violenza. Probabilmente ha avuto un malore.

 

Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 11:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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