Rossella Nappini, uccisa a coltellate dall'ex. La sorella: «Voleva sposare l'uomo che l'ha massacrata, ma poi si è spaventata»

La sorella dell’infermiera massacrata a coltellate: «Aveva scoperto qualcosa»

Martedì 12 Settembre 2023 di Camilla Mozzetti
Rossella Nappini, la sorella: «Voleva sposare l'uomo che l'ha uccisa, ma poi si è spaventata»

Una settimana fa il suo sguardo, in quel cortile di via Giuseppe Allievo era perso nel vuoto. Ieri pomeriggio gli occhi di Monica Nappini, sorella di Rossella, l’infermiera uccisa da oltre 20 coltellate nell’androne del palazzo dove viveva con la madre, erano infuocati di rabbia. 

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Signora Nappini, un uomo Adil Harrati, 45 anni marocchino irregolare, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, è sollevata?
«Certo che lo sono, ma mica è solo uno».


In che senso?
«Sono certa che sia stato lui ma ha avuto dei complici.

Lui sta in carcere ma non parla, lo farà ma credo che qualcuno lo abbia aiutato, non nell’esecuzione del delitto ma dopo. Ci sono altre persone coinvolte ma non so a che titolo».


Lei questa supposizione l’ha condivisa con la polizia? 
«Ho detto loro quello che dovevo nell’immediatezza, stiamo aspettando l’esito dell’esame autoptico. Mia sorella si è difesa, troveranno del Dna, me lo auguro».


Sua sorella Rossella e Adil avevano una relazione?
«Ora non più, sarà durata un mese e mezzo circa prima dell’estate».

 


Che lei sappia, si era offerta di aiutarlo per i documenti, visto che Harrati è un irregolare in Italia, ha parlato di matrimonio?
«Sì, a me è stato detto dal suo datore di lavoro che lo stavano organizzando e che avevano chiesto a lui di fare da testimone. Poi la relazione si è interrotta: immagino che mia sorella avesse scoperto qualcosa di lui, del suo passato, e così si è tirata indietro, ha mollato tutto, e allora lui si è vendicato».


Rossella si era confidata con lei, per esempio, le aveva detto che quest’uomo dopo la rottura la infastidiva, la molestava?
«No, io lui poi non l’ho mai visto di persona, perché appunto la frequentazione era terminata già diverso tempo fa. Ha frequentato casa di mia madre perché ha fatto in casa dei lavori. Mia madre e mia sorella le vedevo al mattino presto, intorno alle 6, poi quando lui stava facendo dei lavori a casa di mia madre, arrivava intorno alle 9».


Lei quando l’ha saputo di questa relazione?
«Me lo disse mia sorella».


E cosa le disse?
«Mi sono innamorata di questo uomo e lo voglio sposare».


Lei come replicò?
«Io le risposi ma cosa ti sposi che lo conosci da tre mesi e lei aggiunse che era bravo, “mi fa sentire bene”, “mi sento amata, mi porta fuori”, e in realtà ci è uscita solo due volte, una sera per un cinema e un’altra per una pizza fuori. Stop. Le dissi: per questo ti vai a sposare? Ti rendi conto di cosa fai? Poi non abbiamo più ripreso l’argomento perché rischiavamo di finire a discutere. Quest’uomo lo vidi sono in foto su Facebook».


Lei che rapporto aveva con Rossella?
«Con mia sorella mi divertivo, abbiamo riso insieme fino alla sera prima, eravamo a cena insieme».


Però sua sorella stava vivendo un momento difficile.
«Le stavano togliendo i figli».


Perché?
«Rapporti suoi, si era separata dal compagno. Il mio dispiacere è per i miei nipoti che hanno perso la madre e io devo fare di tutto per sapere la verità, lo devo sapere per loro che non hanno più una mamma».


Lei lunedì scorso è stata avvisata da sua madre?
«Sì».


Harrati era salito in casa?
«Assolutamente no, mia madre non lo poteva vedere non l’avrebbe mai fatto salire».


L’ha comunque visto andare via?
«Sì dal balcone».


E come se ne è andato? A passo normale?
«Sì, a passo tranquillo».


Era sporco di sangue?
«Sì molto ma non gli importava nulla».


Sua sorella si stava frequentando con qualcun altro? Il giorno del delitto stava aspettando una persona, sa dove dovessero andare?
«Sì, dal suo avvocato».


Per cosa?
«Purtroppo non lo so».


Cosa si aspetta adesso?
«Giustizia. Spero che resti in carcere, bambini e donne non si toccano mai».
 

Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA