Non si era rassegnata alla rottura e quando la sua ex ha deciso di tornare a casa dalla provincia di Forlì, l’ha seguita fino a Roma. Dopo giorni di appostamenti e chiamate, le ha teso un agguato: non appena la ragazza è arrivata al capolinea degli autobus di piazza Santa Maria del Soccorso, l’ha aggredita.
IL RACCONTO
La vittima ha quindi ripercorso la burrascosa relazione iniziata lo scorso anno. «Ero così innamorata che mi sono trasferita con lei in Emilia Romagna, vicino Forlì. Ma fin dai primi mesi della nostra storia lei era gelosa, violenta e aggressiva. Più di una volta mi sono difesa e nel cercare di difendermi, anche io l’ho aggredita. Dopo i ripetuti episodi di violenza ho capito dovevo allontanarmi così l’ho denunciata e mi sono trasferita. Quando la storia è finita, sono tornata a Roma, a casa. Ma lei ha continuato a cercarmi e a perseguitarmi con continue chiamate e messaggi in cui mi minacciava. Non sapevo però che fosse venuta qui fino a quando non l’ho vista nel piazzale dei bus. Non appena mi ha vista, mi ha aggredito» ha raccontato sconvolta ai militari.
Gli investigatori sono intanto risaliti alle denunce accertando che sulla ex pesava già una misura cautelare di divieto di avvicinamento. Una misura necessaria dopo la serie di aggressioni e violenze segnalate e denunciate lo scorso anno: «La sua gelosia - ha spiegato la 21enne - è degenerata nel tempo. Più volte nell’anno in cui abbiamo vissuto insieme, mi ha picchiata e strattonata».
Una situazione arrivata più volte al limite e con l’intervento delle forze dell’ordine nella casa in cui le fidanzate vivevano.
L’ESCALATION
Secondo quanto ricostruito dai militari, dunque, grazie al racconto dettagliato della 21enne, anche l’aggressione in piazza Santa Maria del Soccorso dello scorso 17 novembre era scoppiata e degenerata per motivi di gelosia.
«Voleva il mio telefono per controllarmi, per sapere se ho un’altra relazione, se ho una nuova fidanzata. Ho cercato solo di difendermi» ha confermato la vittima: «Durante la lite mi ha strappato il telefono dalle mani, poi ha iniziato a picchiarmi e a insultarmi. Appena sono riuscita a divincolarmi sono scappata via per chiedere aiuto. Sono disperata. Tornando a Roma pensavo si sarebbe rassegnata e invece, mi ha trovata anche qui».
L’ARRESTO
Una volta ricostruita la dinamica dell’aggressione e le cause della lite, i carabinieri hanno avviato una fitta rete di ricerche nel quartiere Montesacro.
Così è stata individuata la 19enne, arrestata in flagranza di reato e ora accusata di aver rapinato il telefono cellulare alla sua ex compagna. La donna è stata subito trasferita presso la casa circondariale femminile di Rebibbia dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per lei l’obbligo di presentazione in caserma.