Un debito legato, forse, allo spaccio di stupefacenti. Sarebbe questo il movente che ha scatenato una furiosa lite finita a colpi di machete nel piazzale della stazione della metropolitana Rebibbia.
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I FATTI
Prima le urla, quindi i calci e i pugni. Poi il 38enne si era armato di machete sferrando colpi contro il rivale. Quando lo ha ferito al braccio e lo ha visto cadere a terra in una pozza di sangue, si è dato alla fuga. Il vigilante della stazione è subito intervenuto in soccorso del ferito che però ha rifiutato il trasporto in ospedale. Sono stati i carabinieri di San Basilio, incaricati delle indagini, a trovarlo ormai esanime a Casal de’ Pazzi. Il 34enne è stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso del Sandro Pertini dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico: a causa del taglio netto ha rischiato di perdere l’arto. Quando il quadro clinico si è stabilizzato, è stato ascoltato dai militari: «Stavamo discutendo perché non aveva saldato un debito. A un certo punto ho visto che ha preso un machete, non so dove fosse nascosto. Mi ha colpito al braccio, ho sentito un dolore fortissimo. Quando sono caduto a terra, lui stava già scappando via. Anche io mi sono allontanato perché ho avuto paura» aveva raccontato agli investigatori.
LE RICERCHE
Un’indagine complessa per i militari: il 38enne è infatti un senza fissa dimora e per diversi giorni aveva fatto perdere le proprie tracce. I militari hanno però allargato le indagini ascoltando diversi testimoni che avevano assistito alla lite raccogliendo così elementi determinanti per chiudere l’indagine. Determinanti per l’identificazione sono state anche le immagini di video sorveglianza della stazione. Dai fotogrammi hanno disegnato l’identikit dell’aggressore risalendo alla sua identità. Si tratta di un senza fissa dimora da tempo nella Capitale. Da quanto ricostruito, con la vittima condivideva nel periodo precedente all’aggressione, un alloggio di fortuna poco distante dalla stazione di Rebibbia. Tuttavia durante le indagini è emerso che era solito alloggiare anche a Tor de’ Schiavi dove è stato rintracciato e arrestato. Il fermo per tentato omicidio è stato subito convalidato ed è stata applicata la custodia cautelare in carcere.