Quando uno sconosciuto ti paga l’affitto

Venerdì 19 Giugno 2015 di Mauro Evangelisti
Ho appena realizzato che in realtà io non ho abbastanza soldi per le vacanze

PazzaPotteriana






Ambra ha 30 anni e un appartamento in affitto in un quartiere di Roma Nord. È precaria e il suo reddito va su e giù a seconda dei periodi, ma non vuole rinunciare all’attico da 950 euro al mese. Così ogni tanto ospita qualche sconosciuto. Che avete capito? Semplicemente, grazie a un sito in cui si affittano gli appartamenti per pochi giorni (Airbnb), mette a disposizione un posto letto per 30-40 euro a notte. «Nei mesi migliori il 50 per cento dell’affitto me lo pago così».



Premesso che sulla regolarità di questa forma di concorrenza agli hotel ci sono non pochi problemi, c’è però una domanda: riuscireste a dormire sapendo che in casa vostra c’è uno sconosciuto, un turista giapponese che sta girando l’Europa, una ragazzo di Belluno a Roma per un concorso, un burbero studioso siciliano che deve partecipare a un convegno ma vuole risparmiare sull’alloggio?



«In linea di massima - racconta Ambra - non ho mai avuto problemi, anzi con molti ospiti è nata una bella amicizia, ogni tanto vado a trovare nella sua città una ragazza con cui sono rimasta in contatto, con altri che vivono all’estero ci sentiamo su Facebook. Poi, certo, capita che qualcuno ci provi, ma nessuno ha mai esagerato».



La crisi economica ha assecondato questo nuovo tipo di economia, simile ad esempio a quella di Bla Bla Car in cui per ammortizzare le spese di un lungo viaggio in macchina dai un passaggio a uno sconosciuto che paga parte della benzina. L’unico problema è che non è fatta per asociali, antipatici e solitari.

Ultimo aggiornamento: 23:56