Ancora un incidente: un altro deragliamento di un tram sui binari lungo via Girolamo Induno, a Trastevere, all’altezza del cinema Troisi. Dove corrono le Linee 3 e 8, i tram che hanno deragliato - nello stesso punto - per quattro volte in quattro giorni. L’ultimo, un tram della Linea 3 giovedì mattina all’alba. Troppi incidenti anche secondo Eugenio Patanè, nuovo assessore alla Mobilità della giunta Gualtieri.
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La rabbia dei residenti
Con un report interno - era febbraio - Atac aveva imposto un nuovo limite di velocità proprio per motivi di sicurezza. Dallo scorso anno i tram della città infatti viaggiano tra i 5 e i 10 chilometri nei punti considerati più a rischio. Una mappa che si allarga alla Linea 5 (tra Centocelle e la stazione Termini), alla 8 (Trastevere) dove il limite di 10 chilometri orari è all’altezza di Circonvallazione Gianicolense, nel tratto compreso tra la fermata Belli e Largo Arenula. Ancora lungo i binari della Linea 14, che attraversa la via Palmiro Togliatti. «Gli armamenti e i tram sono usurati, la giunta precedente non ha disposto alcun intervento. Il risultato è che continuiamo a viaggiare a passo di lumaca» conferma Davide Cartacci, della Fit Cigil di Roma e Lazio. E ieri erano 35 i tram attivati su una flotta di 45. Ma è sulla velocità che monta la rabbia dei residenti di viale Trastevere. Dopo le nuove disposizioni, erano fioccate le prime “multe” agli autisti che non hanno rispettato i limiti imposti (40 sanzioni disciplinari). Poi però, tutto è tornato come prima: «Abbiamo inoltrato richieste di intervento e documentazioni su quanto accade ogni giorno e ogni notte» denuncia Paolo Pietrangeli, amministratore di condominio delle palazzine di viale Trastevere: «Non dormiamo da mesi - segnala - per le vibrazioni continue dei tram e per lo stridere dei binari e delle rotaie». A questo, si sommano le lesioni interne (le crepe) nelle palazzine.