C'è da fare i conti con il rientro a scuola degli studenti di Roma e provincia che, a settembre, secondo le intenzioni del Governo attraverso l'introduzione del green pass, potrebbe partire già al 100 per cento in presenza, con la Dad sempre più relegata all'angolo.
Un punto è chiaro: come lo scorso anno gli ingressi a scuola avverranno su una doppia fascia oraria. Inoltre, sul piatto, pesa anche la possibilità che le scuole siano tutte aperte il sabato (come è avvenuto già nel 2020-21 in molti istituti). Ma questa è solo una ipotesi tutta da approfondire. Per il piano trasporti in bilancio ci sono già 50 milioni, ma ne potrebbero arrivare altri ancora dalla Regione. Quest'ultima, intanto, sta valutando di allargare l'erogazione dei voucher per i taxi concessi lo scorso anno solo al personale docente, anche agli studenti che potrebbero così usufruire delle auto bianche come taxi-bus.
A seconda dei flussi degli studenti, dunque, saranno definiti i percorsi degli autobus, anche quest'anno implementati dal servizio dato in appalto ai privati; i bandi di gara sono in aggiudicazione in questi giorni.
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IL TAVOLO COMUNE-REGIONE
A preoccupare, però, è soprattutto la Roma-Lido. Fino a poco tempo fa una linea super-utilizzata dai pendolari, provenienti soprattutto dal X Municipio, ma crollata in era Covid da 80mila a 50mila utenti giornalieri non solo per la paura dei contagi e per Dad e smart working che hanno ridotto gli spostamenti di studenti e colletti bianchi, ma per il crollo della efficienza, con frequenze tra i treni che oggi raggiungono addirittura i 35 minuti. Il problema è poi esploso dopo il 30 giugno, allo scadere dell'ultimatum dell'Agenzia per la sicurezza delle ferrovie che imponeva la revisione dei treni con più chilometri. Manutenzione a cui, però, Atac non avrebbe ottemperato per tempo decretando ormai la necessità di interventi di manutenzione straordinaria che richiedono maggiori investimenti e bandi di gara più complessi. E che andrebbero comunque in capo alla Regione Lazio, la quale prenderà di fatto in esercizio la linea a gennaio. Ma cosa succederà fino ad allora, premesso che la manutenzione straordinaria dei treni - quattro - implicherebbe anche il loro materiale spostamento in officine specializzate lontane da Roma? È in corso un fitto colloquio tra Comune, Regione e Atac. Il tavolo è aperto. L'ipotesi - un incubo per i pendolari - è che la linea torni ridimensionata come più di vent'anni fa alla sola tratta da Ostia fino a Magliana, con trasbordo sulla linea B, in modo da recuperare treni e frequenze eliminando le fermate fino a Piramide. Sul percorso, inoltre, arriveranno le navette sostitutive (si stanno immaginando corsie preferenziali) e hub da utilizzare come nodi di scambio per le auto e bici. Insomma, si prospettano ancora disagi.