La lettera è arrivata ieri mattina sulla scrivania del Garante regionale dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Jacopo Marzetti. La firma è di Virginia Raggi. La sindaca di Roma ammette per la prima volta l'esistenza di «criticità igieniche» davanti alle scuole della città. E accetta l'idea di creare un organismo ad hoc per tutelare i bambini, costretti in tante zone della Capitale a fare slalom tra i mucchi di pattume prima di entrare in classe. Scene indecorose, figlie dell'ultima crisi dell'immondizia, che comincia ad avvicinarsi pericolosamente ai livelli di quella vissuta dai romani tra giugno e luglio.
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SOS
Già a gennaio si era mossa l'Associazione nazionale presidi, che aveva paventato possibili rischi sanitari per gli alunni di asili, elementari e medie. Il Garante ha lanciato l'allarme a luglio e poi, di nuovo, il 17 settembre, 24 ore dopo l'inizio del nuovo anno scolastico, scrivendo a Comune, Regione e Ama di «affrontare in maniera definitiva l'emergenza».
«QUESTIONE URGENTE»
Raggi sa che la questione è «urgente» e ha risposto all'Autorità dell'Infanzia, manifestando «la totale disponibilità - si legge nella missiva firmata il 24 settembre - a partecipare a un Tavolo dove si affrontino tematiche urgenti concernenti gli Istituti scolastici, le criticità igieniche e la ricerca di soluzioni al problema». La sindaca, a parole, sostiene di essere pienamente consapevole della delicatezza della situazione: «Il tema - c'è scritto ancora nella lettera - è così rilevante che Ama ha già attuato un piano straordinario rivolto ai siti sensibili, nell'intento di porre soluzione proprio a quanto segnalato dalla stampa e dai cittadini, nonché da Lei evidenziato». Ad affiancare gli operatori della municipalizzata, spediti (stando almeno agli annunci) nei paraggi di 400 scuole di ogni ordine e grado con tanto di ramazze e auto-compattatori, ci sono i detenuti, ricorda Raggi. Tutti formati per lavorare «ad un piano rivolto proprio alle scuole, avente a tema la sicurezza e la manutenzione del verde, con l'Ama impegnata a supporto della pulizia delle aree poste in prossimità degli istituti scolastici». Ma i risultati, a quanto pare, non si vedono. Lo sforzo non basta, a giudicare dalla situazione di strade e marciapiedi a due passi dai portoni degli istituti, dalla Balduina alla Casilina. Per questo l'Autorità rimane in allerta.
LA MUNICIPALIZZATA
Dopo il Campidoglio, servirebbe l'ok di Ama e Regione. Da nessuno dei due enti però è arrivata una risposta al Garante. Marzetti difatti protesta: «Sono sincero: apprezzo la volontà della sindaca di partecipare al Tavolo per le scuole, la lettera dimostra sensibilità verso i bambini. La stessa sensibilità che mi aspetto dai vertici dell'Ama e della Regione». Perché, conclude il garante dell'Infanzia, «quando si tratta dei nostri figli, sarebbe importante che le istituzioni collaborassero al di là degli individualismi e delle ragioni di parte».