Roma, concorsone dei vigili urbani: quiz sbagliato. Ricorso all'Anac: «Annullatelo»

Domenica 18 Luglio 2021 di Flaminia Savelli
Roma, concorsone dei vigili urbani: quiz sbagliato. Ricorso all'Anac: «Annullatelo»

C’erano pure loro tra le 177 mila candidature del concorsone del Comune di Roma. Gli aspiranti istruttori di Polizia Locale. Sono arrivati in coda, circa 4 mila candidati (per 500 posti a disposizione), esaminati tra l’8 e il 16 luglio. Era già successo - il 25 giugno -quando sui banchi dell’Ergife si sono seduti 1.500 candidati per «funzionari amministrativi». Pure in quel caso, nella risposta del quiz, c’era un errore. In sede di esame, si è sollevato un polverone tanto che poi è arrivata la decisione. Gli esaminandi sono stati rimandati tutti a casa e la prova è stata ripetuta, il cinque luglio. È stato inviato anche un esposto all’Anac per «annullare le procedure». In questo caso invece, anche se l’errore è stato fatto notare, la prova è andata avanti.

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Il test - L’errore segnalato era alla domanda numero 29. Tra le tre risposte da selezionare mancava infatti quella corretta. Un quesito in materia disciplinare dove viene indicata, come sanzione, «novanta giorni», «sessanta giorni» e «ciclomotori». Le proteste in sede di esame sono state inutili, la prova è andata avanti fino al termine. Ma ora? Molti dei candidati sono pronti a fare ricorso: il punteggio totale del sarebbe infatti falsato. «Ho ricevuto decine di segnalazioni da parte degli iscritti, adesso stiamo valutando cosa fare. La procedura non è semplice» dice Stefano Lulli, segretario del sindacato autonomo polizia Locale, Ospol. Che punta il dito anche contro la trasparenza: «Non sono stati ancora pubblicati gli elenchi dei partecipanti e invece, la legge prevede che siano resi noti quasi nell’immediatezza. Molti aspetti del concorso devono essere chiariti - sottolinea - a partire dal quesito sbagliato e che falsa, in automatico il risultato finale. A cui però si aggiunge anche l’omesso controllo. Nessuno tra la commissione o i responsabili del Campidoglio hanno verificato i questionari. Su questo anche, andrebbe fatta una riflessione e modificare un sistema che non ha funzionato come avrebbe dovuto».

I candidati dunque, ora sono pronti ad andare fino in fondo. In caso di ricorso, la richiesta è di non tenere conto della domanda che dal server è stata formulata in maniera errata. Un pasticcio che ha un recentissimo precedente. Nella prova sostenuta da 1.500 iscritti alla prova di «funzionari amministrativi». In quel caso però, l’esame è stato sospeso.

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Il server -  Così come per gli istruttori di polizia Locale, anche per i funzionari comunali il test è stato selezionato attraverso la piattaforma della Formez, il centro di assistenza della pubblica amministrazione. Con la stessa proceduta: nel calderone di 40 mila quesiti, ne vengono selezionati a caso 60, a cui i candidati devono rispondere in 60 minuti. Errori permettendo. Che sono stati segnalati anche all’Anac in un esposto depositato dalla Lega: «In ogni singola sessione d’esame, a partire dal 17 giugno, si sono registrati errori nei quiz somministrati o nella correzione, con l’indicazione di risposte date per sbagliate ma in realtà corrette e viceversa - si legge nella nota firmata da Fabrizio Santori e Monica Picca- riteniamo quindi che ci siano tutti gli estremi per annullare le procedure in attesa di chiarimenti su eventuali responsabilità che hanno generato caos e danni a tanti esaminandi». La richiesta dunque, in questo caso, è di annullare le prove sostenute.

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