Il primo a scendere da un taxi intorno alle nove del mattino è stato il ventenne Alberto.
Morto Gigi Proietti, i saluti fuori dalla clinica Villa Margherita (foto Andrea Giannetti/Ag.Toiati)
«Al più grande dei grandi... grazie di tutto maestro», si legge in un altro biglietto. «Ciao Mandrake mo’ vola in paradiso, so che pure lì - aggiunge Maddalena su un mazzo di viole - sarai se mejo». Francesca su un mazzo di rose rosse e gerbere gialle lascia un sonetto: «Da oggi a Roma brilla una stella in più da quel palco dove sei salito senza tornà giù... te rendi conto sì cosa c’hai combinato... lasci er nonno orfano de un sorriso sgangherato, “sarvate Mandrà” t’avemo detto tutti ma tu non c’hai sentito. Arriveranno tempi brutti de sicuro pensanno a nun avette nel futuro». E poi Roberta: «Nasce e morì lo stesso giorno è na mandrakata!...».
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