«Sta mandrakata non ce la dovevi fa. Grazie per quello che ci hai regalato». Firmato Luca e Silvia. Il primo biglietto per Gigi Proietti è legato con una piccola rosa rossa sul muretto della clinica romana dove questa mattina all'alba è morto l'attore che ha preso il cuore del pubblico con il personaggio «Mandrake» del film "Febbre da cavallo".
Molti i fan che stanno visitando gli esterni della clinica e lasciando mazzi di fiori, tra questi anche allievi della scuola di recitazione. «Gigi secondo me non voleva diventare un ottantenne, ci ha salutato prima.
Tra i fan una donna ha lasciato una pianta e un'immagine dell'attore: «Era come uno di famiglia per me e rappresentava per me i ruoli più importanti - ha detto -. Di beffe ne ha avute tante Gigi. Ha sofferto tanto, tutti gli sono stati avversi, ha speso la sua vita da gran signore, ed è un esempio. Un grandissimo esempio. Basti vedere le persone esemplari uscite dal suo laboratorio».
«Gigi sei immortale» urlano alcuni ammiratori di Proietti davanti alla clinica romana dove all'alba è morto l'attore. Applausi e fiori, tanti, di quanti silenziosi e senza assembramenti passano per rendere omaggio al 'cavaliere nerò della Città.
«Al più grande dei grandi», c'è scritto nel biglietto accompagnato da un mazzo di rose rosse e arancio che ha lasciato l'ennesimo fan davanti a Villa Margherita in via di Villa Massimo.
Continuano ad arrivare fiori e messaggi d'addio.
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