Quarantasette addetti dell’Atac, tra autisti, manovratori e tecnici sono già finiti in quarantena: aspettano in queste ore l’esito del tampone dopo avere avuto contatti con un conducente in servizio nella rimessa di Portonaccio risultato positivo al Covid e ora ricoverato nel centro ospedaliero di Casalpalocco. Ma l’alert nella più grande partecipata dei trasporti d’Italia, un colosso da 11.261 dipendenti, era già scattato venerdì. Quando il direttore del Personale, Cristiano Ceresatto, ha firmato una direttiva spedita a tutti i depositi. La circolare contiene «misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza Covid-19» e chiede ai lavoratori di rientro dalle vacanze in Grecia, Spagna, Croazia e Malta di non tornare in servizio prima di avere ricevuto il risultato del tampone. «È fatto assoluto divieto di presentarsi sul posto di lavoro», si legge nel documento. Solo dopo avere trasmesso «evidenza del tampone effettuato, con esito negativo, sarà il medico competente aziendale ad autorizzare la ripresa del servizio».
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Covid Atac, autista malato: isolati in 47, maxi-quarantena per i rientri dalle ferie: rischi per le corse bus
Domenica 23 Agosto 2020 di Lorenzo De Cicco e Alessia MaraniQuanti conducenti rischiano di restare a casa e di lasciare sguarnite le rimesse dei bus? In Atac nessuno lo sa, la ricognizione è appena partita. Di sicuro se si fermassero centinaia di addetti potrebbero esserci ripercussioni sulle corse. In una fase estremamente delicata, dato che si avvicina la riapertura delle scuole.