Sono un patrimonio della città e conservano una storia antica che ospita uno spaccato di vita, l’identità storica del luogo e le tradizioni. Sono i mercati rionali e rappresentano una certezza per gli abitanti del quartiere. Uno spazio riservato, un luogo d’incontro e socializzazione dove, le tradizioni culinari si intrecciano con la cultura. Angoli di memoria di piccole e grandi dimensioni, spesso, abbandonati, talvolta abbattuti ed inghiottiti dalle realtà dei centri commerciali. Nel territorio di Roma se ne contano oltre 120, nel quartiere Montesacro una decina.
“MercArt - ha spiegato l’Assessore alla Cultura per il Municipio III, Luca Blasi - è l’idea di portare l’arte in ogni luogo e all’interno degli spazi di vita quotidiana. Insieme ai mercatari di viale Adriatico abbiamo deciso di trasformare questo spazio commerciale e di incontro in un boulevard artistico ,con l’obiettivo di riqualificare la periferia mediante la cultura e rendere ancor più fruibile uno spazio comune, pubblico e frequentato.”
In questa prima edizione, la mostra dal tema “Agorà” ospiterà ben 28 opere che andranno ad occupare le vetrate del mercato. L’iniziativa culturale nasce dal Municipio III, dall’assessorato alla Cultura con i gestori del mercato e diversi cittadini. La serata di inaugurazione è prevista per venerdì 24 ( Febbraio, ndr) , alle 18, presso il mercato coperto, in viale Adriatico 124, e sarà possibile ammirare le opere dei diversi artisti di quartiere fino al 3 Marzo 2023. “Le idee non mancano per realizzare tali iniziative. E nemmeno le risorse. Basterebbe che la politica si mettesse al servizio del cittadino ed avesse un ruolo di convergenza e non di controllo”, ha commentato l’assessore Blasi.
Un progetto volto a dimostrare che la realtà dei mercati rionali è ancora viva e identifica il fulcro della socialità cittadina. “Una socializzazione che sta scomparendo in un luogo dove si incontrano tante vite e che risulta penalizzato - spiega Enza Messini, scenografa per la Rai ed una delle organizzatrici di MercArt - e l’obiettivo della mostra è proprio quello di far conoscere e riprendere la realtà di una quartiere attraverso l’esperienza dell’arte.” “Tele e stendardi esposti che rappresentano le velleità artistiche di ciascun pittore. Ognuno di loro ha abbracciato il progetto con molto entusiasmo”, ha proseguito Enza Messini, con una passione per la pittura e peraltro autrice della tela dal titolo “Boom” che raffigura il melograno, frutto simbolo della ricchezza, prosperità, peculiarità.