Quest'anno sarà diverso ma poi il copione è sempre lo stesso e i presidi tornano a lanciare l'allarme che è poi una denuncia a cui l'amministrazione sembra non dare la giusta attenzione o, se la riserva, lo fa con risorse per cantieri che devono ancora aprirsi o concludersi. E dunque? Basta un temporale, che le classi, i corridoi, le palestre, tornano ad allagarsi o riempirsi d'acqua piovana con le collaboratrici e i collaborati che, ieri, in molti plessi hanno passato la mattina a ripulire i cortili. Dal momento che le caditoie sono per lo più ostruite. Ed è un elenco indecoroso e increscioso quello che viene fuori dal racconto in presa diretta dei singoli dirigenti. Per un giorno di pioggia violenta la stima dei danni, contati in almeno il 30% delle scuole può tranquillamente superare «i 200 mila euro», spiega Cristina Costarelli, a capo dell'AssoPresidi del Lazio.
LE REALTÀ
All'Istituto comprensivo Valente la dirigente ha contato ben 98 infiltrazioni con seguente allagamento di aule, teatro e laboratori della scuola secondaria di I grado (ovvero le medie). Tra l'altro in questo istituto del Collatino tra qualche giorno si svolgeranno i concorsi per alcune materie didattiche e dunque è stato richiesto un tempestivo intervento risolutivo. Tra le scuole più colpite poi l'Istituto Via Poseidone (Torre Angela, VI Municipio) dove ieri i collaboratori hanno dovuto impugnare scope e ramazze per permettere anche agli studenti di uscire dal plesso considerato il fatto che quest'ultimo era allagato. Ancora: all'Istituto La Giustiana docenti e collaboratori hanno dovuti far ricorso a catini e secchi nelle aule per l'acqua che cadeva dai soffitti a causa di infiltrazioni mai sufficientemente sanate e lo stesso è accaduto all'Ic Ardea II con infiltrazioni dal soffitto in due aule della scuola d'infanzia, nella palestra e in due classi al primo piano mentre l'albero di mimosa davanti all'ingresso della scuola di infanzia è stato divelto dal vento (il fusto a ieri pomeriggio era ancora lì: nessuno l'aveva rimosso).
È piovuto anche dentro all'Ic Perlasca dove il dirigente lamentava molte segnalazioni nei mesi precedenti ma nessun intervento davvero risolutivo. «Queste e molte altre scuole - conclude la Costarelli - sono strutture che non vengono controllare periodicamente e i lavori non vengono fatti seguendo una pianificazione quindi quando arriva il temporale violento tutte queste situazioni che sembrano quiescenti esplodono. I problemi sono la manutenzione ordinaria, le segnalazioni vengono ignorate e poi il mancato controllo periodico che dovrebbe essere garantito nei mesi estivi». A questo punto bisognerà aspettare - e sperare - nel prossimo anno. Con l'incognita per lunedì in ragione della prossima ondata di maltempo attesa nel weekend.