Anzio, maxi rissa tra due baby gang: pugni e schiaffi tra i turisti in fuga

Gruppi di adolescenti, ma proprio tanti, si picchiavano, urlavano minacce e insulti, correvano tra la gente per non farsi acciuffare dagli altri

Martedì 1 Agosto 2023
Anzio, maxi rissa tra due baby gang: pugni e schiaffi tra i turisti in fuga

Scene di violenza collettiva fra risse, scazzottate, insulti, corse all'impazzata in centro e la paura di turisti e famiglie giunti ad Anzio per godersi una serata estiva: l'ultimo sabato di luglio ha segnato la ripresa del fenomeno bande giovanili che aveva allarmato la scorsa estate. Ragazzi e ragazze giovanissimi, dai 12 anni in su e comunque tutti minorenni, capaci di esprimere una violenza una ferocia implacabile nei pestaggi reciproci - spesso per banalità come una parola di troppo, antipatie, ma a volte anche per spaccio "al minuto" di droghe - da lasciare sbalorditi e impauriti quelli che assistono.
Come sabato, dove c'è stato un fuggi fuggi di chi intorno a mezzanotte si trovava fra il porto, il retroporto, il Giardino del Pescatore e la Riviera Mallozzi. Solo il giorno prima in piazza Lavinia, alle 5 del mattino, c'era stata un'altra feroce aggressione fra giovani filmata da varie persone allarmate e diventata rapidamente virale.
«Era una follia collettiva - racconta Patrizia M. turista di Roma - eravamo andati a prendere un gelato con mio marito e i bambini quando ci siamo trovati in mezzo. Gruppi di adolescenti, ma proprio tanti, si picchiavano, urlavano minacce e insulti, correvano tra la gente per non farsi acciuffare dagli altri. Momenti di vero panico».
Foto postate sui social immortalano una megarissa al Giardino del Pescatore - diventato punto di incontro di questi gruppetti - e in via Nazario Sauro. Conferma il comandante della Polizia locale, Antonio Arancio, che parla di "guerriglia urbana" per le modalità degli spostamenti delle baby gang. «Sabato notte - spiega - non si passava per la folla in centro e le nostre pattuglie hanno chiuso gli accessi alle auto per garantire le vie di fuga in caso necessità di soccorso. Poi è scoppiata quella sorta di guerriglia urbana con un centinaio di ragazzini indiavolati. Siamo riusciti a bloccarne uno che sanguinava ma ha rifiutato di farsi portare al pronto soccorso e si è dileguato. Non puoi fermarli, corrono ovunque, di notte, fra tanta gente. Dovremmo essere più di 100 noi, insieme alle altre Forze dell'ordine».
Che fanno tanto con i controlli del territorio e i posti di blocco e nella lotta contro i tanti reati. E sulle baby gang - più che polizia e carabinieri - dovrebbero intervenire i genitori. «Quei ragazzi stazionano sempre al Giardino del Pescatore - dice Renato G. di Anzio - e sono spesso protagonisti di risse nella zona. Li vediamo in giro con i loro gruppi un po' da bulli, notte e giorno. Certo non si può dire che debbano essere arrestati, sono ragazzini! Ma i loro genitori non possono essere chiamati in causa? Sono responsabili dei comportamenti dei figli».

LA SICUREZZA

Sulle carenze negli organici di polizia e carabinieri sul litorale, soprattutto in estate, è polemica ad Anzio e Nettuno anche perché i due Comuni sono stati sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata. Il deputato Federico Cafiero De Rhao (M5S), ex procuratore nazionale antimafia, ha presentato un'interpellanza e anche vari consiglieri regionali hanno chiesto lumi. Tanto che oggi il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha fissato una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza al Comune di Anzio.
Antonella Mosca
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Ultimo aggiornamento: 13:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA