Piazza Ungheria è semideserta: non c’è il solito caos di macchine e taxi incolonnati ai semafori. E quando passa il tram, il fragore stridulo delle ruote che impegnano la curva rimbomba ancora di più. «Pensi a questo rumore alle quattro e mezza di mattina, quando ne passano due o tre in sequenza per andare a prendere servizio ai capolinea, del 2 e del 19.
Abbiamo cronometrato il tempo necessario ai tram per iniziare e finire la curva di piazza Ungheria: 15 secondi. Quindici secondi in cui lo sferragliamento e lo stridio raggiungono livelli insopportabili.
«Vuoi fare un pisolino? No, non puoi. Ma non puoi neanche parlare al telefono. Non puoi sederti al caffè qui sotto perché il rumore è insostenibile. E qui hanno sostituito i binari pochi mesi fa», dicono i residenti.
SEGNALAZIONI SENZA SEGUITO
La sostituzione dei binari del tutto inefficace ad eliminare il problema delle vibrazioni e dello stridio è una denuncia comune a tutti quelli che abitano in zona tram. Che cambiare i binari non risolva il problema dello stridio lo dicono a Termini come a viale Pinturicchio.
«Abbiamo scritto al Comune e ad Atac. Abbiamo segnalato che non si può vivere così. Hanno risposto con una lettera in cui affermavano che avrebbero esaminato la segnalazione ed è finita lì. Abitare a piazza Ungheria non può essere un delitto da punire con il tram».
Su questa direttrice passano le vetture che prestano servizio sulla linea 19 ma anche quelle che andranno a “lavorare” sul 2, la linea che va da piazzale Flaminio a piazza Mancini. La mattina verso le quattro e mezza, quindi, e la sera dopo mezzanotte e mezza, a piazza Ungheria passano tutti i tram di queste due linee, per montare o smontare di servizio. E per chi qui abita è l’inferno.
«Quando poi passano quelli “grossi” - dicono riferendosi ai jumbo tram modello Roma - sia da una parte che dall’altra, allora arriviamo a livelli di inquinamento acustico straordinari».
PALAZZI LESIONATI
«Abbiamo dovuto far rifare gli appartamenti», raccontano Annarita e il marito. «Anticamente avevamo una porta di comunicazione fra due stanze che era stata murata. Le vibrazioni del passaggio del tram hanno aperto delle crepe che ricalcavano la porta. Ho chiesto a tre ingegneri e tutti hanno attribuito la colpa delle fessurazioni alle vibrazioni prodotte dal passaggio dei tram».
Effettivamente, le rotaie sono davvero vicinissime al palazzo: una cinquantina di centimetri separano i binari dal bordo dei marciapiedi e un paio di metri dalle mura portanti. «Guardi, da una parte il fatto che questi mezzi facciano tutto questo fracasso e questi rumori è una specie di àncora di salvezza: passano così vicini ai palazzi che almeno ce ne accorgiamo. Solo il caso per ora ha evitato incidenti seri».