Un mito in un sito millenario.
Tra i primi ad affacciarsi il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini con la compagna Francesca Verdini: salutano l’amministratore delegato di Eagle Picture Tarak Ben Hammar. Arrivano Gianni e Maddalena Letta, l’amministratore delegato Rai Roberto Sergio con l’ad di Rai Cinema, Paolo Del Brocco. E ancora la consigliera Rai Simona Agnes, in elegante giacca verde, sorride alle giovani Carlotta e Marina Bulgari, figlie della regista. Ecco Giancarlo Leone e il portavoce del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Giovanni Grasso. E ancora Paola Severino e l’ambasciatore spagnolo Miguel Fernandez Palacios. Il ballerino Samuel Peron conversa con l’attore Pierpaolo Spollon, nel cast di “Che Dio ci aiuti”.
Il foyer del museo è affollatissimo. Si riconoscono l’ad Cinecittà Nicola Maccanico, Aurelio e Jacqueline de Laurentiis, Giampaolo e Rossana Letta, il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, Matilde Bernabei e Marisela Federici. Ecco Piero Maccarinelli e Esther Crimi, in rosso. E ancora il produttore Guido Lombardo. Scambio di saluti e si accende il video. E subito parte una domanda: ma chi è stato davvero Lucio Battisti? Attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto “Lucio per amico” vuole provare a raccontare chi era l’artista come uomo, cosa c’era dietro la musica e le canzoni, e anche come queste facessero parte della sua vita.
Mario Lavezzi, Mara Maionchi, Caterina Caselli, Adriano Pappalardo, illuminano il mistero, quello di un’artista di enorme importanza che ha rifiutato la visibilità. Testimone d’eccezione, nel video, è Giulio Rapetti, in arte Mogol, il compagno d’arte e d’avventura. E ancora una volta si ascoltano le sue canzoni, dalla sua voce ma anche, in performance da collezione, da alcuni dei migliori artisti italiani contemporanei. Esclusivo dinner a seguire nel vicino hotel Bulgari.