L’ultimo caso è stato segnalato a Cinquina, nel territorio del Municipio III, lo scorso maggio: una vipera si era intrufolata nel giardino di una abitazione, ma è stato l’incessante abbaiare del cane a insospettire i proprietari che immediatamente hanno allertato le forze competenti per catturarla. E come non dimenticare lo scorso settembre (2022, ndr), quanto un altro rettile velenoso ha tenuto sotto scacco i residenti del Tufello. L’allarme vipera ancora non è scoppiato nella Capitale, ma le segnalazioni iniziano ad arrivare. Ieri sera in zona Selvotta, nel quartiere Laurentina, una grande vipera è stata avvistata nei pressi di un’abitazione. «L’ho presa, messa all’interno di un retino e poi liberata tra le sterpaglie.
VIPERA NEL QUARTIERE SELVOTTA
Una famiglia stava rientrando presso la propria abitazione nella tarda serata di ieri. I lampioni lungo via Casagiove, nel quartiere Selvotta, non funzionavano, ma i fari dell’auto hanno illuminato un gatto intento a “giocare” con una vipera. «Il serpente stava scappando ed entrando nel cancello della mia casa», narra Andrea al Messaggero. «Mio figlio ha scavalcato e ha messo in salvo il nostro cagnolino. Poi con il retino della piscina abbiamo provato a catturarla e liberarla nelle sterpaglie accanto ai rovi di more». Il rettile - stando al racconto del testimone - era minaccioso. «Ha tentato di soffiare e mordermi». L’esemplare - aspis francisciredi - una femmina adulta. E’ il periodo in cui nascono i cuccioli», specifica al Messaggero l’esperto zoofilo Andrea Lunerti. «Bisogna prestare massima attenzione ai siti domestici soprattutto se ricchi - nelle vicinanze - di rifiuti - sottolinea l’etologo - perché si avvicinano ai centri abitati in quanto propensi allo sviluppo della prole. Il rettile in questione non aveva il pancione e potrebbe aver già partorito i cuccioli».
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Come agire in queste circostanze? «Mai utilizzare attrezzi per catturarli o ucciderli. La vipera - seppur lenta rispetto al biacco - ha tuttavia uno scatto fulmineo di un quarto di secondo. Può fare piccoli salti, ci può soffiare e mordere». «È sempre opportuno chiamare le forze competenti e - soprattutto se si tratta di un rettile velenoso - segnalarlo alle autorità competenti che provvederanno ad intervenire, catturarlo e liberarlo in luogo lontano dalla città». «Consiglio sempre - conclude l’esperto Lunerti - di mantenere in ordine i giardini e tutti i nostri spazi domestici. Ad esempio i edili: i serpenti riescono a captare le tracce dei topolini e, dunque, utilizzeranno quel luogo per mettere al mondo i piccoli».