Clochard con i cani, rioccupata via del Tritone. Giovedì uno dei meticci aveva azzannato una passante

Ieri mattina l’uomo è tornato: dopo alcune lamentele è stato allontanato dai volontari

Martedì 5 Marzo 2024 di Giampiero Valenza
Clochard con i cani, rioccupata via del Tritone. Giovedì uno dei meticci aveva azzannato una passante alla gamba

Giovedì scorso uno dei suoi cani aveva aggredito una passante. Ieri è tornato nella centralissima via del Tritone con due dei suoi animali, nel salotto buono della Capitale, in quel luogo pubblico che lui ritiene - non si sa bene per quale motivo - sia casa sua. È la vetrina del civico 135. Per mesi è stato lì, fino a quando uno dei suoi tre animali ha morso una romana che stava passando proprio sul marciapiede ed è stata portata di corsa al pronto soccorso dell’Umberto I.

Ieri mattina, intorno alle 9, il senzatetto era sdraiato di nuovo sulla soglietta di travertino con due dei suoi cani. Si era messo a dormire in quell’angolo di strada, coperto da una trapunta celeste. E aveva nascosto i meticci sotto un telo verde, forse pensando che commercianti e residenti avessero già dimenticato l’aggressione a quella donna. Ma non è andata così. 

IL DEGRADO

La sua è una storia di degrado (quella di una trafficatissima strada del Centro, per molti il “salotto buono” della città che ancora resiste rispetto ad altri luoghi come via Nazionale) comune a tanti senzatetto che popolano la città (e che non sempre ha una soluzione immediata).
Una vicenda che il Campidoglio e le forze dell’ordine conoscono benissimo. E che da tempo stanno prendendo in carico, cercando di proteggere i cittadini che quei cani mettono in pericolo e, allo stesso tempo, aiutare il clochard, di circa 40 anni, a integrarsi in famiglia, dal fratello. Ma il senzatetto, almeno in questi giorni, ha deciso di continuare comunque la vita in strada. Prima a Termini e poi cercando di tornare “a casa”, alla sua soglia in travertino di via del Tritone. Sta di fatto che ieri mattina è stato rivisto lì e, verso le 11, alcuni volontari gli hanno chiesto di allontanarsi, dopo le lamentele di passanti e negozianti.

L’uomo è seguito anche dal Nucleo assistenza emarginati della polizia locale. Ieri mattina, prima di mezzogiorno, gli agenti al loro passaggio non lo hanno trovato più lì e hanno ricevuto un’informativa dalla Croce rossa secondo la quale si sta tentando il reinserimento in famiglia. Un lavoro non facile, certo, che diventa difficile quando c’è qualcuno che preferisce non collaborare. E rimane il tema del decoro del territorio, specie in un Centro che ogni giorno accoglie migliaia di visitatori, e della pericolosità che possono avere i cani al seguito di chi vive in strada. Giovedì scorso proprio uno dei tre animali che si trovava in strada ha aggredito la donna, romana, poi medicata al pronto soccorso dell’Umberto I. Dell’uomo - e dei suoi tre compagni di vita - si occupano anche le associazioni che ogni sera portano un pasto caldo ai senzatetto. Qualche giorno prima dell’aggressione anche un’altra donna aveva tentato di occupare la vetrina accanto. Ma lo ha fatto per una sola notte.

LA PAURA

Dei tre cani, ne sono rimasti (per ora) due. Il terzo è l’esemplare che ha morso la donna e che è stato preso in carico da un volontario animalista. Questi dieci giorni di lontananza dal suo proprietario saranno necessari per valutare la sua aggressività. Una commessa di un negozio vicino sa tutto di lui. Lo notava ogni giorno in via del Tritone e quei cani li ha visti sin da quando erano tre cuccioli. «Per qualche giorno non si è fatto vivo - racconta - Ora è tornato. C’è gente che ha paura dei cani che porta, tanto che li vediamo camminare a zig zag per evitare di avere a che fare con loro. Non vogliamo che questa strada diventi degradata come via Nazionale». Del senzatetto, ora, rimangono solo pochi effetti personali. Qualche straccio e un po’ di cose lasciate lì.

Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 09:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA