«Non possiamo lavorare, perché piove dal tetto della nostra rimessa». Quindi niente raccolta dei rifiuti a Prati. Ora la vicenda è sul tavolo dell'ufficio del personale, dopo che i vertici di Ama hanno chiesto alle risorse umane se ci sono gli estremi per provvedimenti disciplinari.
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Risultato? L'area di Prati da mercoledì è stata letteralmente invasa di rifiuti, anche perché questo quadrante, oltre a essere molto abitato, è pieno di bar, ristoranti, pub e negozi. E i titolari di queste attività - stando a quanto dicono da via Calderon de La Barca - non sono molto ligi nel rispettare gli orari per conferire i tanti rifiuti prodotti. Di più, spesso l'umido, la plastica o i cartoni finiscono nei cassonetti destinati alle famiglie, anche perché il servizio di raccolta delle Und spesso mostra non poche falle. Ieri a essere molto sporche erano soprattutto le vie dei famosi ristoranti come via de' Gracchi, via Germanico e via degli Scipioni, ma anche le più residenziali via Bettolo, via de Saint Bon o via Bernardino Telesio.
LAVORI IN CORSO
Da mercoledì è stata chiusa la sede di via Sabotino. E non riaprirà prima di una quindicina o una ventina di giorni, perché tanto ci vorrà per riparare il tetto. Senza contare che, come denunciano da tempo gli operai di Ama, la struttura è molto vecchia e quindi non in buono stato. Intanto i dipendenti che devono curare la pulizia a Prati sono stati trasferiti temporaneamente presso la rimessa del Salario. Ma anche questa soluzione ha finito per creare ulteriori problemi: dal Salario, per arrivare a Prati, ci sono da percorrere oltre 15 chilometri e questo rallenta non poco le operazioni di ritiro. Per ovviare al problema sono state inviate sul posto altre 4 o 5 squadre per turno, che però hanno dovuto lasciare scoperti altri quartieri.
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Il caos, quindi. Senza contare che da questa settimana Ama deve fare i conti con la riduzione delle quantità lavorate nel tritovagliatore di Malagrotta (si è passati da 300 a 100 tonnellate quotidiane). Intanto i vertici dell'azienda hanno chiesto all'ufficio personale se ci sono le condizioni per sanzionare i loro dipendenti, mentre i residenti di Prati riempiono i social di foto delle loro strade sporche. Accompagnate da commenti intrisi di rabbia e frustrazione: «Non ne usciremo mai».
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