Aggredito mentre era in servizio. Sono stati attimi di terrore ieri mattina intorno alle cinque in via Sapri, a Castro Pretorio, quando un tecnico di Ama è stato avvicinato da un uomo armato di coltello e che voleva rubargli il marsupio.
LA SOLIDARIETÀ
Uno ha riportato contusioni al viso, un secondo dovrà sottoporsi a un intervento per aver riportato una frattura multipla al polso, mentre il primo aggredito è sotto osservazione in ospedale.
«Desidero esprimere la mia più piena solidarietà ai tre dipendenti Ama vittime di un’aggressione questa mattina all’inizio del loro turno di lavoro e la ferma condanna di questo atto criminoso» ha scritto in una nota ufficiale Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti.
Sull’aggressione è intervenuto anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri che in una nota ufficiale ha scritto: «Fortunatamente stanno abbastanza bene. Questi lavoratori si erano peraltro distinti per aver denunciato i presunti furti di carburante all’interno dell’azienda. Meritano la solidarietà e la vicinanza di tutta la città. Noi non li lasceremo soli e avranno tutto il nostro sostegno».
In serata sono intervenute pure le sigle sindacali - Cgil Cisl e Fiadel -: «Le aggressioni, ai danni dei lavoratori Ama, sono ormai all’ordine del giorno questo ennesimo atto, gravissimo e vigliacco, deve sensibilizzare le istituzioni a una maggior tutela verso chi si impegna quotidianamente, con il lavoro, alla pulizia di questa città».
LA RICOSTRUZIONE
Da quanto ricostruito finora, l’aggressione si è consumata mentre i dipendenti della società capitolina, stavano entrando nella sede operativa. All’improvviso uno di loro è stato aggredito. I due colleghi sono intervenuti in sua difesa e sono rimasti a loro volta vittime dell’aggressione. Sul caso indagano ora gli agenti del commissariato Viminale. Secondo i primi accertamenti, il tentativo di furto non avrebbe alcun collegamento con la denuncia del furto di carburante all’interno della società. Da quanto accertato fin qui, il bandito era di origini sud americane. Sono stati sequestrate le immagini di video sorveglianza per ricostruire la via della fuga del bandito. Già ieri pomeriggio hanno eseguito i primi accertamenti nella zona dove è avvenuto il tentativo di rapina. Nelle prossime ore invece verranno ascoltate le vittime per disegnare l’identikit del fuggitivo.
L’INCHIESTA
Nell’ultima inchiesta - chi si è conclusa lo scorso dicembre - in sette sono finiti in manette per il furto di carburante. Da quanto accertato, Entravano nella sede del circolo di tiro al volo con i serbatoi pieni di benzina e uscivano con pochi litri di carburante. Quindi danneggiavano i fusibili o i freni per non permettere a nessuno di utilizzare i mezzi accorgendosi del furto della benzina. Così gli indagati rubavano il carburante dai camion per la raccolta dei rifiuti. Per un giro d’affari da 200 mila euro. Nell’indagine, sono ancora al vaglio le posizioni di altri 25 impiegati.
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