Ancora bonus ai netturbini per tenere pulita la città. Natale si avvicina, ma prima ancora cadono il Ponte di Ognissanti e l’Immacolata, tutte festività dove Ama storicamente fatica a trovare personale.
I PRECEDENTI
Per tutto questo Ama e i sindacati di categoria, dietro le quinte, stanno già studiando soluzioni per evitare che i turni di quei giorni vadano sguarniti, in una fase dove sono stati intensificati anche i turni di spazzamento. Ma in via Calderon de La Barca, al di là degli sforzi per organizzare meglio il lavoro, lo strumento a cui affidarsi è storicamente uno: i soldi. Come i 360 euro che la giunta Gualtieri appena insediata dovette elargire sotto forma di incentivo alla produttività alle maestranze per la pulizia straordinaria. In poche parole, dovevano rinunciare a tutte le ferie, i permessi e le malattie. Venerdì prossimo le parti (aziende e rappresentanti dei lavoratori) si vedranno per fare il punto sull’ultimo bonus concesso ai lavoratori la scorsa estate: 200 euro per chi lavora due domeniche al mese, trasformando il pagamento di queste giornate da straordinario a ordinario nel tentativo di abbassare il monte extrasalariale. Per la cronaca, circa 2.100 dipendenti hanno accettato questo schema, contro i 2.200 stabiliti come tetto minimo dall’azienda. Ma i due fronti dovrebbero iniziare a discutere su un nuovo bonus per le vacanze, anche se ci sono alcune differenze da superare. Il punto di partenza è l’accordo firmato nel 2021, e che ricalca quanto concesso negli anni precedenti dai precedenti vertici dell’azienda: 320 euro per chi garantisce la presenza nei giorni di Natale, Santo Stefano, Capodanno e l’Epifania. I sindacati vorrebbero aggiungere anche l’Immacolata (l’8 dicembre) e guarderebbero - ma cifre non sono state ancora comunicate - a un totale di 400 euro. Ama, dal canto suo, vorrebbe seguire lo schema già utilizzato con l’accordo sulle domeniche della scorsa estate. In sintesi, i soldi in più saranno erogati se il grosso delle maestranze - almeno il 51 per cento - accetterà queste condizioni.
Su queste basi inizierà la trattativa, ma nessuna delle parti vuole andare allo scontro. Anche perché a breve c’è il nuovo piano industriale e sia i vertici di Ama sia i sindacati vorrebbero anche aggiornare la pianta dei giri di raccolta (ferma al 2005), mentre le sigle dei lavoratori chiedono anche di aprire tavoli ad hoc per migliorare l’attività nei centri di raccolta, nelle officine e nei cimiteri.
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