Il Pd chiede il voto a luglio. I big d'accordo: è l'unico modo per fermare lo spread

Martedì 29 Maggio 2018
Il Pd chiede il voto a luglio. I big d'accordo: è l'unico modo per fermare lo spread
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Il Pd vuole votare subito, a luglio. Per fermare la corsa dello spread e per rassicurare i mercati. Nel partito, infatti, sta crescendo il fronte di chi pensa che a questo punto sia meglio andare alle elezioni il prima possibile entro agosto, meglio a luglio. In questo senso si sono espressi pubblicamente diversi dirigenti e, a quanto si apprende, in molti sono d'accordo. Una riflessione è in corso e probabilmente se ne discuterà nella direzione che si svolgerà prima del voto di fiducia al governo Cottarelli.

Quello guidato da Carlo Cottarelli «è un governo di servizio che deve avere la massima neutralità e fare un passaggio breve - dice il ministro della Giustizia uscente Andrea Orlando - e credo che le elezioni vadano fissate il prima possibile, se possibile anche prima della pausa estiva di agosto».

Dal fronte renziano si fa sentire Lorenzo Guerini: «Io penso che, visti i tempi tecnici necessari, anche per consentire il voto degli italiani all'estero, non si possa votare prima di settembre. Ma sarebbe utile andare ad
elezioni il prima possibile, anche a luglio, se ci fosse una condivisione la più ampia possibile delle forze politiche». «Il momento è preoccupante - aggiunge intervistato da SkyTg24 - quindi serve responsabilità per dare subito stabilità al Paese, ma ho visto in queste ore molta irresponsabilità, quindi non credo».

La posizione per il voto subito sembra ormai condivisa da tutte le anime del Pd. I deocrat ritengono che il nascente governo Cottarelli, senza maggioranza e dunque a tempo, non potrà rassicurare i mercati. L'unica soluzione - si ragiona al Nazareno - per fermare la corsa dello spread e la speculazione è dunque quella di andare alle urne il prima possibile.
 
Ultimo aggiornamento: 16:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA