Libia, svanisce l’idea francese di elezioni a dicembre. Decisiva la conferenza di novembre in Sicilia

Lunedì 3 Settembre 2018 di Marco Conti
Libia, svanisce l’idea francese di elezioni a dicembre. Decisiva la conferenza di novembre in Sicilia
La Libia non è solo migranti e il governo se ne accorge solo adesso convocando in tutta fretta una vertice di governo che servirà a dare certezze a chi opera per conto dell’Italia. 

Prima dell’estate il premier Giuseppe Conte aveva parlato di Libia con il presidente americano Donald Trump ricevendo l’ennesimo sostegno. Nulla di più di quello che avevano ottenuto i precedenti governi perché gli Usa non ne vogliono sapere di un impegno diretto e lasciano fare all’Italia. Il problema è che occorre assumere un’iniziativa che sia in grado di arginare le tribù, restituire al governo di Fayez Serray  quel ruolo che il generale Haftar non intende riconoscere, e arginare le iniziative francesi. Tergiversare e attaccare sui media il presidente Macron senza assumere iniziative va bene per la propaganda, forse, ma non cambia la situazione sul terreno dove le diverse tribù si scontrano per motivi legati alla ripartizione dei dividendi derivanti dalla vendita del petrolio. Il generale Haftar, uomo forte della regione, potrebbe approfittarne mettendo ancora più in difficoltà Serraj che guida l’unico governo riconosciuto dalla comunità internazionale.

L’idea francese di fare celebrare le elezioni a dicembre sembra poco praticabile, ma resta in campo la conferenza internazionale che l’Italia sta organizzando per novembre in Sicilia che potrebbe trasformarsi in una importante occasione di pacificazione qualora venga coinvolti tutti gli attori interessati al processo di pacificazione in Libia. Francesi compresi.
 
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