«Sembra che ci siano dei segnali» grazie soprattutto al grande lavoro della Procura di Roma, ma «da qua a dire che c'è una reale cooperazione e un'apertura strabiliante» da parte delle autorità egiziane «assolutamente no»: lo hanno detto i genitori di Giulio Regeni, intervenendo alla trasmissione «Carta bianca» di Bianca Berlinguer su RaiTre.
La mamma di Giulio Regeni ha sottolineato «due passi del Governo italiano» a suo parere «importanti: il ritiro dell'ambasciatore Maurizio Massari e la decisione del Parlamento di non inviare i pezzi di ricambio degli aerei F35». «Noi non possiamo fare alcuna ipotesi sulla morte di Giulio - ha detto Claudio Regeni - perchè per farle dobbiamo avere delle prove in mano». «Giulio - ha detto ancora la mamma - mi ha insegnato tante cose perchè se ci si pone in ascolto si impara e si cresce con i figli. Con Giulio ho imparato il dialogo verso il mondo. Questo - ha concluso - era proprio una cosa di Giulio».
«L'ambasciatore italiano non deve tornare in Egitto: si darebbe un segnale di distensione che non è il caso di dare», hanno sottolineato, spiegando anche l'importanza di non inviare i pezzi di ricambio degli F35.
Il premier Gentiloni ha telefonato alla coppia questa mattina per rinnovare la vicinanza del governo ed esprimere fiducia nel lavoro della magistratura.
«Giulio ha capito: qua è la fine per me: morire pian pian in vita. E questo è terribile»: ha detto la mamma Paola, che ha parlato anche della «paura che Giulio ha vissuto» durante le drammatiche torture «che - ha aggiunto con forza - non è la paura di una persona codarda» perchè Giulio era in Egitto «per andare incontro alle persone».