Migranti, a Lampedusa torna l'emergenza: negli hotspot ospiti quasi 10 volte oltre la capienza. Cosa sta succedendo

Nella notte sono stati 182 gli immigrati soccorsi dalla Guardia Costiera. Hotspot dell'isola al collasso, con 3mila ospiti (a fronte di una capienza di 400)

Sabato 1 Luglio 2023 di Luca Pulejo
Migranti, a Lampedusa torna l'emergenza, mentre il governo studia le contromisure

Con l'arrivo dell'estate, torna anche l'emergenza migranti.

Solo la notte scorsa, sono stati 182 quelli soccorsi dalla Guardia Costiera e sbarcati a Lampedusa. Gli hotspot dell'isola sono al collasso, con 3mila ospiti a fronte di una capienza di circa 400 persone e un possibile naufragio di altri migranti. Nell'isola siciliana sono attesi per il 4 luglio il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e da Bruxelles la Commissaria agli Affari interni Ylva Johansson. Se è sempre più evidente che sia necessario un quanto più ampio coinvolgimento dell'Europa nella gestione, qualcosa sembra muoversi.

Il ruolo europeo

I numeri parlano chiaro: le presenze di immigrati nei centri di accoglienza, dopo il picco del 2016-2017 e una successiva discesa, sono tornate a salire vertiginosamente nel 2022. Un fenomeno influenzato certo dagli eventi geopolitici che riguardano, per esempio, Siria, Afghanistan, ma anche dall'instabilità di molti paesi del continente africano. Caso emblematico è quello tunisino, con il presidente Kais Saied impegnato in un braccio di ferro per ricevere un sostegno di circa due miliardi dal Fondo monetario internazionale. Un aiuto necessario per provare a evitare la bancarotta del paese nord-africano, che romperebbe ogni argine migratorio verso l'Europa. Giorgia Meloni sa bene qual è la posta in gioco e nell'ultimo mese si è recata due volte a Tunisi per concordare un accordo con l'Unione Europea: il 6 giugno da sola, l'11 invece insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e al premier olandese Mark Rutte. All'ultimo Consiglio europeo, i leader presenti hanno considerato l'accordo in fase di negoziazione con la Tunisia come un modello da replicare in futuro «coi partner della regione».

Le presenze nei centri di accoglienza tra 2014 e 2023 (fonte Openpolis)

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