Stop all'aumento dell'Iva e avvio del taglio delle tasse sul lavoro, grazie a 14 miliardi di flessibilità e 7 miliardi di proventi dalla lotta alla evasione.
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Aumenti Iva, scontro nel governo

La sterilizzazione dell'Iva, oggetto di trattativa serrata all'interno della stessa maggioranza nelle ultime ore, è però solo il primo passo nel cammino del governo giallo rosso: lo spiega il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che dice di non «accontentarsi» e di essere pronto a realizzare i «29 punti del programma su cui ha chiesto la fiducia» meno di un mese fa.
Non tutto potrà essere fatto nel primo anno, spiega il presidente del Consiglio, ma l'obiettivo è arrivare ad una «riduzione delle aliquote Iva», tagliare il cuneo in modo crescente ma anche puntare i riflettori sulle famiglie: «Vogliamo perseguire - assicura - un family Act che metta ordine a tutta la selva di agevolazioni e tax expenditures» e vogliamo anche «dare un segnale anche alle persone con disabilità» grazie all'adozione di un codice ad hoc.
L'Italia poi si imporrà con una vera e propria «svolta verde» è la promessa del governo: «progettiamo la modernizzazione del Paese, la digitalizzazione, la semplificazione burocratica, per orientare tutto il sistema verso l'economia circolare e proteggere da subito il nostro ambiente». Ed è proprio puntando in questa direzione che il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri lancia i green bond, vale a dire «titoli di debito italiani esplicitamente destinati a sostenere gli investimenti nella sostenibilità ambientale».
Il quadro delineato dal Def in vista della manovra «costituisce una base solida - spiega sempre il titolare di via XX Settembre - per un programma ambizioso che deve fare i conti con un'eredità impegnativa, sia per per il quadro internazionale, che per le ripercussioni sulla finanza pubblica che hanno avuto stagioni più tumultuose del quadro politico e dei rapporti con l'Europa».
Tra i pilastri chiave dell'azione dell'Esecutivo, oltre alla flessibilità chiesta a Bruxelles, c'è poi la lotta all'evasione: un quarto di tutte le risorse arriva da lì e il capitolo è chiaramente ancora tutto da scrivere. Se ne occuperà la manovra, che entrerà nel dettaglio delle misure ma intanto Conte scommette sulla diffusione dei pagamenti elettronici. Il Paese, è la convinzione anche del titolare dell'Economia deve «voltare pagina» anche nel contrasto ai furbetti del fisco. Ora comunque, è il monito di Gualtieri, è importante «evitare contraccolpi»: il minor costo del debito pubblico per il calo dello spread vale «6 miliardi» che contribuiscono, evidenzia infatti, al successo della sfida a sterilizzare le clausole di salvaguardia.
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