Monza, a Galliani il seggio di Berlusconi: «È la sua vittoria». Le telefonate a Marina e a Marta Fascina

Successo nel collegio che fu del Cav. «Bella vittoria, ma soffro ancora per la sua assenza». Forza Italia supera il primo test post-Silvio

Lunedì 23 Ottobre 2023 di Mario Ajello
Monza, a Galliani il seggio di Berlusconi: «È la sua vittoria». Le telefonate a Marina e a Marta Fascina

Tutti a definirla così: «È la vittoria postuma del Cavaliere». E Antonio Tajani: «Berlusconi starà festeggiando da lassù». Sì, alle suppletive per il Senato nel collegio Monza-Brianza, che è stato quello del fondatore di Forza Italia, ha vinto Adriano Galliani nel nome di Silvio. E al momento di festeggiare, ieri sera, il patron del Monza calcio ed ex ad del Milan delle meraviglie non ballava sui tavoli né cantava a squarciagola Azzurra Libertà: «La verità è che mi sento ancora dentro un dolore infinito per la scomparsa di Silvio e non riesco a gioire come vorrei per questa bella vittoria, e allora lo faccio con moderazione». Appena ha visto i risultati, Galliani evitando trionfalismi ha telefonato a Marina Berlusconi e a Marta Fascina, la figlia prediletta e la vedova di Lui, per ringraziarle dell’appoggio ricevuto - la primogenita del Cav da subito disse che il seggio brianzolo andava dato a «zio Adriano» e la Fascina è addirittura uscita da Villa San Martino sempre nero vestita per andare lì accanto al seggio a votare per lui rompendo la propria infinita sparizione da lutto - e per sottolineare che non si sente il vero successore senatoriale di Silvio, pur essendolo appena diventato, perché Silvio è Silvio.

Anche se Galliani nella sua autobiografia si atteggia, scherzosamente, a imperatore almeno nel titolo che fa il verso al capolavoro di Marguerite Yourcenar: «Le memorie di Adriano G».

E proprio un passaggio contenuto in questo volume, quello sull’anti-comunismo, ma senza esagerare e coniugandolo in maniera leggera dati i tempi non più novecenteschi, Galliani lo porterà in dote ai colleghi senatori del centrodestra: «La prima volta che incontrai Berlusconi lui mi chiese: lei di quale orientamento politico è? Io risposi: mio padre mi ha insegnato che i comunisti mangiano i bambini e io sono ancora fermo lì. Pensai di aver fatto una gaffe e invece Silvio si alzò dalla sedia e mi abbracciò». 

Video

Ma le questioni politico-territoriali che un neo-senatore (in realtà a Palazzo Madama Galliani già è stato senza spiccare per assiduità) deve affrontare c’entrano poco con Berlusconi e con i comunisti e Adriano ne preannuncia una a cui metterà testa: «Cercheremo di portare la metro di Milano fino a Monza». 
Monza che è la sua città e una delle promesse ai concittadini è stata questa: «Vi giuro che se dovessi diventare senatore non venderò il Monza. Sarò presidente della squadra del mio cuore e parlamentare del partito che amo». Cioè Forza Italia - dove tutti gioiscono e lo fanno anche Meloni e Salvini - che aveva bisogno del successo brianzolo perché il primo test dopo la morte di Silvio non poteva essere perso in casa. Anche se nel paese di Arcore la vittoria di Galliani è stata appena di 30 voti più di Marco Cappato, lo sfidante di centrosinistra. 

 

L’affluenza

Purtroppo in questo collegio Lombardia 6 hanno votato appena il 19,3 per cento dei 702mila aventi diritto. Il 25 settembre il tasso era stato del 71,05. Ma non è certo colpa di Galliani, visto che alle suppletive va sempre poca gente alle urne e in questo caso quasi soltanto gli anziani. Il neo-senatore ha la spiegazione: «Nessuno sapeva di questo appuntamento elettorale». Ora che torna in politica, il ruolo di Galliani sarà cruciale per questo motivo: farà da raccordo, nella linea di Tajani, tra partito, famiglia (Marina Berlusconi: «Il seggio va a un fraterno amico di mio padre, a una persona di grandissime qualità umane e professionali». Pier Silvio: «Bravo Adriano!») e Marta a cui, parola di Adriano, «voglio un bene immenso». 
I toni gallianei della vittoria sono questi: «Avrei preferito che il seggio rimanesse al mio maestro di vita, alla mia guida, al mio tutto, che era Silvio Berlusconi. Il successo è dedicato a lui». Galliani ha fatto l’iper-brianzolo qual è e il patron super-tifoso («Il mio obiettivo è portare il Monza in Europa») e in hoc signo vinces. Localismo, berlusconismo anzitutto affettivo e pre-politico, ecumenismo e un naturale savoir faire: ed ecco spiegato il risultato di Adriano. Il quale, a Palazzo Madama, non sarà l’unico presidente di squadra di calcio nelle file di FIa. C’è anche, ed è tra i primi a complimentarsi con lui, Claudio Lotito. Lazio-Monza è finita in pareggio, 1 a 1. Ma quando, il prossimo 5 maggio, si giocherà Monza-Lazio per chi tiferanno i colleghi berlusconiani, per il senator Galliani o per il senator Lotito?

Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 10:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA