Daniela Santanché, la Pitonessa in versione "soft". La tensione e il sospiro di sollievo: «Sull'inchiesta non ho mentito»

La ministra: «È una giornata bellissima»

Mercoledì 26 Luglio 2023 di Mario Ajello
Daniela Santanché, la Pitonessa il versione "soft". La tensione e il sospiro di sollievo (ma gli applausi sono fiacchi)

 «Una giornata bellissima», la definisce Daniela Santanché, ma non proprio una giornata trionfale per lei seguendola dall’aula del Senato. Non solo perché non c’era Giorgia Meloni a difenderla, e neanche il ministro dell’Interno, quello degli Esteri e il cerchio magico del capo del governo (no Lollobrigida, no Crosetto, no Mantovano): il che dati gli impegni di tutti loro è comprensibile. Quello che stupisce è la fiacchezza dell’applauso che il ministro riceve dopo il suo breve discorso di autodifesa e, al netto dei baci e degli abbracci come quello caloroso e sincero da amiche con la ministra Bernini, la fiacchezza del battimani - con pochi senatori rimasti in aula, ma prima c’erano tutti - al termine dello scrutinio.

E comunque, «è andata come dove a andare e non avevo il minimo dubbio che sarebbe andata così», commenta Daniela lasciando il Senato all’ora di pranzo. E «del resto la verità vince sempre contro la falsità». Quel che beve però la ministra al bancone della buvette di Palazzo Madama, a voto concluso, è un caffè amaro. 

La giornata della Pitonessa è stata una giornata da Non Pitonessa. Santanché ha adottato il basso profilo, s’è tenuta su un contegno istituzionale - occhio al gessato, perché anche il look non è voluto essere sopra le linee e la borsa bianca è griffatissima e insieme elegantemente sobria - e in ossequio anche alla linea meloniana del non accendere troppo il clima ha contrattaccato ma senza esagerare. «Ho detto la verità in questo Parlamento e chi dice il contrario mente sapendo di mentire». E ancora: «Già il 5 luglio ho esposto con chiarezza, in quest’aula, i fatti su Visibilia e sul resto. Mi permetto di ribadire che quando sono venuta in Senato non ero stata raggiunta da alcuna informazione o avviso di garanzia dalla Procura». Che infatti sarebbe arrivato successivamente. «Non mi vengono - incalza - contestate scelte politiche, mi viene rivolta una mozione di sfiducia solo sulla base di pseudo-inchieste giornalistiche» e di «ingiurie» e «falsità». I fatti che le vengono contestati risalgono effettivamente a prima della sua nomina a ministra e «io compio la mia funzione seguendo i principii di disciplina, responsabilità e onore». 

Un filo di preoccupazione si avverte nella Pitonessa Non Pitonessa. Ogni tanto durante la giornata dal banco dei ministri alza la testa e rivolge lo sguardo forse in cerca di conforto al suo amicissimo La Russa, che presiede l’aula dallo scranno più alto di tutti. Mentre si vota su di lei, lei va nel settore dei senatori della Lega e in quello dei colleghi di FdI e fa il pieno di incoraggiamenti (a occhio sembrano più affettuosi i salviniani che gli altri). E come ultima immagine d’aula c’è questa: La Russa comunica l’esito dello scrutinio, cioè la salvezza di Santanché, e lei è sola - ultima sedia a sinistra - sul banco principale dei ministri, con che è seduto sotto di lei. 

 

GLI SVILUPPI

Quando poi Daniela va alla buvette, osserva: «Io per correttezza non ho votato in questa vicenda che mi riguarda, ma non vorrei domani leggere sui giornali che ero assente». Ossia si sente sotto attacco da parte dei media Santanché, ma non forza la polemica. E aspetta anche lei come tutti lo sviluppo - se ci sarà - della vicenda delle presunte malversazioni fiscali relative alla sua azienda di comunicazione - e solo a quel punto di vedrà come stanno le cose, se ci sarà il rinvio a giudizio e se magari alle accuse si aggiungerà, e non sarebbe bello, quella di truffa ai danni dello Stato. Tutti sperano di no, e la prima a sperarlo è Meloni. Alcuni senatori FdI sussurrano: «Il nostro partito ha fondato tutto sulla purezza, e Giorgia non abbasserà l’asticella morale». Ma tutti tifano per Daniela e confidano che, dopo questa prima vittoria, andrà tutto bene. Incrociando le dita.

Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 09:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA