Ballottaggi, trionfo centrodestra: 5-1. E passa anche a Catania. Il centrosinistra vince solo a Vicenza

A FdI-Lega-FI Ancona, Brindisi, Siena, Pisa e Massa. Dopo i ballottaggi, bilancio di 10-4. Il centrosinistra vince solo a Vicenza. A Terni è sindaco l’outsider Bandecchi

Martedì 30 Maggio 2023 di Francesco Bechis
Ballottaggi, trionfo centrodestra: 5-1. E passa anche a Catania. Il centrosinistra vince solo a Vicenza

Un trionfo per il centrodestra. Una disfatta per il centrosinistra a trazione Pd-Cinque Stelle. I ballottaggi delle elezioni amministrative consegnano al governo una vittoria schiacciante. Cinque a uno: è il bilancio dei capoluoghi strappati al secondo turno delle comunali. Ancona, Siena, Pisa, Brindisi, Massa, con loro anche Catania. Includendo il primo turno, la conta finale è di dieci a tre. Un risultato che premia «il buongoverno» esulta la premier Giorgia Meloni, e dimostra che «non esistono più le roccaforti». Resta fuori Terni, dove a indossare la fascia tricolore sarà l’outsider Stefano Bandecchi, presidente della Ternana Calcio. Resiste solo a Vicenza invece il centrosinistra: nell’ex fortino leghista il dem Giacomo Possamai ha battuto il sindaco uscente di centrodestra Francesco Rucco. Non è abbastanza per scongiurare quella che la segretaria del Pd Elly Schlein, dopo una tesa riunione della segreteria al Nazareno, definisce «una sconfitta netta», segno che «il vento a favore delle destre è ancora forte».

Cade il tabù del doppio turno “bestia nera” della destra italiana.

E fallisce il tentativo di riconquistare le roccaforti rosse della Toscana. Neanche a Pisa, uno degli ultimi laboratori del campo largo Pd-M5S, i progressisti scalzano il centrodestra che rielegge Michele Conti. E fa lo stesso a Siena con Nicoletta Fabio, a Massa con il bis dell’ex sindaco leghista Francesco Persiani. Al netto di un’affluenza ancora in calo al 49 per cento, ovunque l’asse FdI-Lega-FI può esultare. Soprattutto per Ancona, città da oltre trent’anni in mano al centrosinistra ed unico capoluogo di regione in palio: il centrodestra espugna la città marchigiana con l’avvocato Daniele Silvetti che batte la dem Ida Simonella: 51,7% a 48,2%. «Una vittoria storica», commenta in serata Meloni.

Gli equilibri

Toscana, Marche, Puglia. Il “cappotto” della maggioranza avvolge anche la regione di Michele Emiliano: a Brindisi il sindaco forzista Giuseppe Marchionna batte il candidato di Pd e Cinque Stelle Roberto Fusco 53.9% a 46%. L’en plein dell’asse conservatore si ripete in Sicilia. Stravince a Catania al primo turno l’avvocato Enrico Trantino. Pure nella regione isolana le amministrative sono una doccia fredda per Schlein: a Ragusa vince il civico uscente Peppe Cassì, mentre a Siracusa la partita sarà decisa ai ballottaggi tra il candidato di centrodestra Ferdinando Messina e il sindaco uscente Francesco Italia. A Trapani è riconfermato al primo turno il sindaco uscente di centrosinistra Giacomo Tranchida.

Nei grandi centri della penisola non c’è partita, o quasi. Fa eccezione Vicenza, strappata dal dem Possamai con una vittoria di misura e una campagna elettorale, però, tenuta volutamente a distanza dalla dirigenza romana del Pd. Tant’è che la perdita del capoluogo veneto non sembra togliere il buonumore a Matteo Salvini, «non c’è che dire, un ottimo effetto Schlein», punge su twitter il leader della Lega a spoglio in corso. «C’è da ricostruire un campo alternativo», sospira in serata la segretaria dem. Sceglie il silenzio invece Giuseppe Conte di fronte all’ennesima, cocente sconfitta del Movimento in un’elezione locale. Nei capoluoghi in cui si presentano da soli - Ancona, Massa, Vicenza, Siena - i pentastellati non superano il 4 per cento. Cifre che addensano nubi sulla strada che porta alle elezioni europee del 2024. Appuntamento a cui invece il centrodestra di governo, a tratti diviso sui dossier, ma uscito compatto e vincente dalle amministrative può ora guardare con più fiducia. 

Ultimo aggiornamento: 11:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA