Ballottaggi, batosta Pd: niente effetto Schlein. «Così la segretaria balla fino alle Europee»

La storica conquista di Vicenza con il trionfo di Possamai non basta a lenire la ferita del 6 a 1 ai ballottaggi

Lunedì 29 Maggio 2023 di Andrea Bulleri
Elly Schlein, segretaria Pd

«Disfatta totale». A poche ore dalla chiusura delle urne, quando gli esiti delle sfide nelle città cominciano ad affluire a largo del Nazareno, non è facile trovare qualcuno dello stato maggiore del Pd che commenti i risultati dei ballottaggi. Chi lo fa, rigorosamente a taccuino chiuso, usa toni netti: una «tranvata». Un colpo che Elly Schlein non si aspettava.

Non in questie proporzioni, almeno.

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Perché la storica conquista di Vicenza (seppur per un margine abbastanza risicato) non basta a lenire la ferita del 6 a 1. Che si aggiunge allo svantaggio incassato al primo turno, quando però la batosta era stata un po' meno dolorosa (finita 4 a 2 per il centrodestra). Una sconfitta che ora rischia di far "ballare" la segretaria del Pd fino alle europee dell'anno prossimo. 

La sconfitta in Toscana

In attesa di un commento ufficiale dal Nazareno, il quadro unanimamente descritto è a tinte fosche. Perché "l'effetto Schlein" semplicemente non c'è. Le città toscane un tempo fortini rossi, Siena, Pisa e - in misura minore - Massa, passate a destra cinque anni fa, sono ben lontane dall'essere riconquistate. Nonostente l'impegno in prima persona della segretaria, che proprio sulla Toscana aveva deciso di puntare per mostrare la risalita del Pd.

Ancor più male fa la scoppola di Ancona. Dove la sinistra governava da più di tre decenni. E dove la leader dem aveva provato a tirare la volata alla candidata sindaca, Ida Simonella, nel comizio finale di pochi giorni fa. Non è servito: il capoluogo marchigiano passa al centrodestra. Seguendo le orme della Regione tre anni fa. 

Vicenza, magra consolazione

L'unica soddisfazione, si diceva, arriva da Vicenza, dove il giovane candidato dem Giacomo Possamai riesce a fare il "miracolo". Ma è una consolazione magra, fanno notare a mezza voce dal Pd. Un po' perché il neo-sindaco è un "Letta-boy" (l'ex segretario gli aveva perfino proposto di correre per il Parlamento, lo scorso settembre). Un po' perché Possamai aveva espressamente chiesto ai big del Pd di non farsi vedere in campagna elettorale, preferendo fare tutto da sé. Schlein, insomma, si è ben guardata dall'andare a sostenerlo. E la scelta del neo eletto primo cittadino sembra aver pagato. Ora l'attenzione si sposta sulla Sicilia. Dove i primi dati delle proiezioni, però, non sono incoraggianti. Qualcuno già guarda al prossimo appuntamento: le Europee del 2024. E commenta: «Certo che arrivarci così, per Elly, sarà dura...». 

Ultimo aggiornamento: 30 Maggio, 00:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA