Francesca Neri a Velletri torna a parlare della malattia, del dolore provato in quei 3 anni passati dentro un "bunker" di cui solo ora ne è uscita fuori.
Francesca Neri, il racconto
L'attrice ha risposto anche alle domande del pubblico, composto in gran parte da donne e famiglie. Il libro, in alcuni tratti molto forte, parla di rapporti umani fatti solo di apparenza e di interesse. Ma allo stesso tempo, propone anche messaggi di positività e amicizia, come quella col marito Claudio Amendola con cui è sposata da 25 anni e da cui ha avuto il figlio Rocco, ora 22enne. Poi il suo amico del cuore, il parrucchiere dei Parioli Stefano, venuto a mancare la scorsa primavera per un male incurabile, e i vari registi con cui ha lavorato come i fratelli Antonio e Pupi Avati. Mentre di altri, ha parlato solo di rapporti lavorativi, fatti di riprese e scene cinematografiche, distaccate, come quelli con il regista Pedro Almodovar.
Il bunker
«Quando sono uscita dal mio Bunker, dopo 3 anni di isolamento, dovuto alla malattia, la cistite interstiziale prima e la fibromialgia dopo, con una forte depressione, è iniziata la pandemia Covid. Ed in parte io ero già preparata ad affrontare i vari lockdown, visto i 3 anni precedenti di dolore, depressione e chiusura in casa. Ed è stata una bella ed emozionante esperienza aiutare tante mie amiche e i miei familiari ad affrontare la chiusura dal mondo esterno con positività», ha detto Francesca Neri alla platea del teatro Tognazzi.
Foto/Video Luciano Sciurba