Angelini, la figlia Thea amministratrice di sostegno. «Confermate le volontà del Cavaliere»

Un mese fa erano già state archiviate le accuse di false comunicazioni sociali

Mercoledì 25 Ottobre 2023 di Michela Allegri
Caso Angelini, la figlia Thea amministratrice di sostegno: la decisione del tribunale di Velletri

Thea Paola Angelini è stata nominata amministratrice di sostegno del patrimonio personale del padre Francesco, il fondatore dell’azienda farmaceutica proprietaria di marchi famosissimi, come Tachipirina, Moment, Amuchina, solo per citarne alcuni. Una decisione del Tribunale di Velletri che chiude il procedimento aperto dopo la sentenza del settembre 2022, con la quale il giudice, in sede civile, aveva riconosciuto la capacità di Francesco Angelini di intendere e di volere, disponendo che fosse il magistrato tutelare a decidere su eventuali provvedimenti di sostegno.

I legali del patron del colosso farmaceutico hanno «preso atto con soddisfazione del provvedimento e della positiva conclusione di un iter giudiziario doloroso per il Cavaliere».

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LA NOMINA

Fonti a lui vicine hanno poi aggiunto che «la pronuncia conferma quanto il Cavalier Angelini aveva deciso nel 2016, designando Thea Paola amministratrice di sostegno nel caso di future necessità. La decisione del giudice è, inoltre, coerente con l’assetto di governance del Gruppo Angelini Industries, che Francesco Angelini aveva definito nel 2018, identificando nella figlia Thea Paola la figura più adatta a guidare l’azienda». Il provvedimento segue di alcuni mesi un altra decisione importante per il gruppo: Thea Paola e il marito Sergio Marullo Di Condojanni erano stati indagati prima per circonvenzione di incapace e poi per false comunicazioni sociali, ma entrambe erano state archiviate dai gip di Velletri e di Roma, su richiesta dei pubblici ministeri.

TRIBUNALE CIVILE

Il 30 settembre dello scorso anno, il Tribunale civile di Velletri, in relazione alla gestione dell’immenso patrimonio familiare, aveva ritenuto «idonea e sufficiente un’amministrazione di sostegno».

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E proprio davanti al giudice civile Thea Paola aveva sottolineato che era stato proprio il padre, anni fa, nel 2016, prima che iniziassero le problematiche di salute, a designarla come sua amministratrice nel caso in cui le forze psico fisiche fossero venute meno. Adesso è stato scritto l’ultimo capitolo della battaglia giudiziaria interna alla famiglia che gestisce una delle aziende più ricche del Paese, con il giudice tutelare Raffaella Calvanese che ha nominato Thea Paola amministratrice del patrimonio paterno. Nel provvedimento, infatti, il giudice spiega che Francesco Angelini aveva «preventivamente designato» Thea Paola per l’incarico e «non risulta che lo abbia poi revocato». E ancora: secondo il codice civile «il giudice tutelare può disattendere solo per gravi motivi la designazione operata dal beneficiario», tenuto conto «del principio fondamentale dell’autodeterminazione della persona in cui si realizza il valore fondamentale della dignità umana». L’attuale assetto societario dell’azienda, quindi, «scaturisce da una precisa volontà del beneficiario, attuata tra il 2015 e il 2018, e dunque già prima della designazione, con la modifica da parte di Francesco Angelini dell’assetto della Fondazione Angelini che attribuì alla figlia Thea Paola la carica di vicepresidente designato per la futura sostituzione del padre nella carica di presidente».

Ultimo aggiornamento: 16:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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