Novak Djokovic torna nel centro di detenzione per immigrati irregolari o in quarantena anti Covid.
Novak Djokovic is tonight back in detention, on the eve of what will likely be his final showdown with the Federal Government.
The Immigration Minister claims if he is NOT deported, he'll become a "poster boy" for the ant-vax movement. @reid_butler9 @LanaMurphy #9News pic.twitter.com/EF4Nfv04J0— 9News Australia (@9NewsAUS) January 15, 2022
Secondo il governo la presenza in Australia del numero uno del tennis mondiale, non vaccinato contro il Covid, «potrebbe incoraggiare il sentimento contro i vaccini». Le autorità australiane hanno presentato per questo una memoria davanti alla giustizia, chiedendo l'espulsione del serbo dal Paese.
Domenica mattina (le 23.30 di sabato italiane) l'udienza decisiva davanti alla Corte Federale che deciderà sulla permanenza o meno in Australia del giocatore che aspetta di capire se potrà partecipare o meno al primo Slam stagionale.
Djokovic, il campione che non riesce proprio a farsi amare
Djokovic, i possibili scenari dopo l'annullamento del visto
Nadal: «Australian Open più importante di qualsiasi giocatore»
«L'Australian Open è molto più importante di qualunque giocatore». Sono le parole di Rafa Nadal commentando la situazione di Novak Djokovic, ancora in stato di fermo in attesa che venga discusso il suo appello contro l'espulsione dall'Australia. «L'Australian Open sarà un grande Australian Open con o senza di lui», ha concluso lo spagnolo. Nei giorni scorsi dopo la prima decisione del giudice Kelly di sospendere l'espulsione del giocatore, Nadal invece si era esposto favorevolmente sul collega. Ora, di fatto, non resta che aspettare qualche ora. Poi da stasera il mondo del tennis avrà il suo responso.
LO SCENARIO
Sono le ore decisive per la partita contro il governo australiano di Novak Djokovic. Il tennista serbo, numero uno al mondo, è di nuovo in stato di fermo. La notizia era già nota da ieri ma nella mattina di Melbourne è scattata la notifica da parte dei funzionari dell'immigrazione della revoca del visto decisa dal ministro Alex Hawke. Così Nole è stato portato al The Park Hotel, il centro di detenzione per immigrati illegali di Carlton (Melbourne) dove era stato già dopo la prima cancellazione del suo visto. Il serbo indossava una giacca verde, pantaloni e un maglione con una mascherina bianca, mentre veniva trasportato da una berlina bianca. Un piccolo gruppo di manifestanti pro-rifugiati era accampato fuori dall'hotel Gates con striscioni che chiedevano il rilascio dei richiedenti asilo detenuti presso la struttura.
Secondo il governo la presenza in Australia del numero uno del tennis mondiale, non vaccinato contro il Covid, «potrebbe incoraggiare il sentimento contro i vaccini». Le autorità australiane hanno presentato per questo una memoria davanti alla giustizia, chiedendo l'espulsione del serbo dal Paese.
Domenica mattina (le 23.30 di sabato italiane) l'udienza decisiva davanti alla Corte Federale che deciderà sulla permanenza o meno in Australia del giocatore che aspetta di capire se potrà partecipare o meno al primo Slam stagionale.
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Nadal: «Australian Open più importante di qualsiasi giocatore»
«L'Australian Open è molto più importante di qualunque giocatore». Sono le parole di Rafa Nadal commentando la situazione di Novak Djokovic, ancora in stato di fermo in attesa che venga discusso il suo appello contro l'espulsione dall'Australia. «L'Australian Open sarà un grande Australian Open con o senza di lui», ha concluso lo spagnolo. Nei giorni scorsi dopo la prima decisione del giudice Kelly di sospendere l'espulsione del giocatore, Nadal invece si era esposto favorevolmente sul collega. Ora, di fatto, non resta che aspettare qualche ora. Poi da stasera il mondo del tennis avrà il suo responso.
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