Per l'affaire del pandoro griffato Chiara Ferragni è indagata dalla Procura di Milano con l'accusa di truffa aggravata.
Cos'è la truffa aggravata
Disciplinato dall’art. 640 c.p., il Codice penale punisce infatti chiunque mediante artifizi o raggiri, induca taluno in errore, procurando a sé stessi o ad altri un ingiusto profitto, con altrui danni.
Le ipotesi
La prima ipotesi di truffa aggravata è legata al fatto commesso a danno dello Stato o di altro ente pubblico, come indicato da "consulenzalegaleitalia". Ricade in questa prima categoria anche il pretesto di far esonerare qualcuno dal servizio militare, o ancora l’ottenimento di fondi pubblici in misura eccessiva rispetto a quanto debito, a causa di spese artificiosamente gonfiate.
Generazione di timore di pericoli immaginari
La seconda ipotesi di truffa aggravata ricade quando il fatto viene commesso ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario. O, ancora, l’errato convincimento di dover eseguire l’ordine di un’autorità pubblica.
Sfruttamento delle altrui debolezze
La terza e ultima ipotesi è quella che possiamo ribattezzare come lo sfruttamento delle altrui debolezze. In altri termini, è truffa aggravata se il atto viene commesso approfittando delle circostanze di tempo, di luogo o di persona (si pensi all’età), tali da ostacolare la pubblica o privata difesa.
Le pene
Il reato di truffa è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni, e con multa da 51 euro a 1.032 euro. Le sanzioni sono più pesanti quando si parla di truffa aggravata. Ovvero:
- aumento della reclusione da uno a cinque anni;
- aumento della multa da 309 euro a 1.549 euro.