Ferragni, la truffa aggravata punita con il carcere fino a 5 anni: ecco cosa rischia

Martedì 9 Gennaio 2024
Ferragni, la truffa aggravata punita con il carcere fino a 5 anni: ecco cosa rischia

Per l'affaire del pandoro griffato Chiara Ferragni è indagata dalla Procura di Milano con l'accusa di truffa aggravata.

E con lei è finita nel registro degli indagati anche Alessandra Balocco, amministratore delegato e presidente della azienda piemontese produttrice del dolce natalizio sponsorizzato dalla influencer che avrebbe fatto credere che parte del ricavato delle vendite sarebbe andato a sostegno dell'ospedale Regina Margherita di Torino. A decidere di iscrivere le due imprenditrici è stato il procuratore aggiunto Eugenio Fusco, che coordina le indagini informando passo dopo passo il procuratore della Repubblica Marcello Viola: prima di Natale l'apertura del fascicolo conoscitivo, poi la delega al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza che alla fine dell'anno ha raccolto negli uffici dell'Antitrust le carte del procedimento, finito in primo grado con una maxi multa da oltre un milione di euro per l'influencer.

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Cos'è la truffa aggravata

Disciplinato dall’art. 640 c.p., il Codice penale punisce infatti chiunque mediante artifizi o raggiri, induca taluno in errore, procurando a sé stessi o ad altri un ingiusto profitto, con altrui danni.

Le ipotesi

La prima ipotesi di truffa aggravata è legata al fatto commesso a danno dello Stato o di altro ente pubblico, come indicato da "consulenzalegaleitalia". Ricade in questa prima categoria anche il pretesto di far esonerare qualcuno dal servizio militare, o ancora l’ottenimento di fondi pubblici in misura eccessiva rispetto a quanto debito, a causa di spese artificiosamente gonfiate.

Generazione di timore di pericoli immaginari

La seconda ipotesi di truffa aggravata ricade quando il fatto viene commesso ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario. O, ancora, l’errato convincimento di dover eseguire l’ordine di un’autorità pubblica.

Sfruttamento delle altrui debolezze

La terza e ultima ipotesi è quella che possiamo ribattezzare come lo sfruttamento delle altrui debolezze. In altri termini, è truffa aggravata se il atto viene commesso approfittando delle circostanze di tempo, di luogo o di persona (si pensi all’età), tali da ostacolare la pubblica o privata difesa.

Le pene

Il reato di truffa è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni, e con multa da 51 euro a 1.032 euro. Le sanzioni sono più pesanti quando si parla di truffa aggravata. Ovvero:

  • aumento della reclusione da uno a cinque anni;
  • aumento della multa da 309 euro a 1.549 euro.

Ultimo aggiornamento: 10:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA